AGGIORNAMENTO – Non ce l’ha fatta la donna di 63 anni punta da una vespa ieri a Ferriere, dove da 25 anni trascorreva le vacanza. La donna, vedova, abitava nel comune di Codogno e aveva due figlie. Il suo cuore aveva cessato di battere nella notte. Non era riuscita a superare il grave choc anafilattico provocato dal veleno dell’insetto, nonostante i rapidi soccorsi del 118 prima e del reparto di Terapie intensive in seguito. «Non sempre – ha affermato Eleonora Savi, responsabile del reparto di Allergologia dell’ospedale – il rapido intervento e i farmaci adeguati riescono a risolvere o a salvare una vita. Tutto dipende dal metabolismo di ognuno». In genere, secondo Savi, ogni anno si presentano tra i 30 e i 40 casi di persone che accusano uno choc anafilattico dovuto a punture di insetti. L’ultimo decesso risale al 2009, quando perse la vita un ragazzo di 23 anni, punto mentre andava in moto.
Si troverebbe in fin di vita, una 63 enne milanese che ieri è stata punta da un’ape a Ferriere. La donna, che stava percorrendo il ponte sul rio Grondana, dopo essere stata punta ha fatto in tempo a tornare in albergo per essere medicata. Colpita comunque da shock anafilattico, vista l’allergia alle punture di insetto, è stato necessario l’intervento del 118 che l’ha trasportata al pronto soccorso di Piacenza. Qui le sue condizioni sono parse disperate. Adele, questo il suo nome, da oltre 30 anni trascorreva le vacanze estive a Toazzo, centro abitato a un paio di chilometri da Ferriere.