“La gente di quelle parti combatte una vera e propria guerra di resistenza alla ‘ndrangheta, una piaga che pervade la realtà di tutti i giorni.” Il giornalista Mattia Motta insieme al filmaker Daniele Finaroldi si è recato a Villa Placanica nei pressi di Reggio Calabria nell’ambito del progetto di Libera che si pone l’obiettivo di coltivare e curare i terreni strappati alle cosche, in questo caso la famiglia Iamonte. Vincitori di un bando indetto da Cgil, Libera e Arci, i due hanno girato un vero e proprio documentario dal duplice scopo: da una parte raccontare l’esperienza del lavoro sulle terre confiscate, dall’altra analizzare dal punto di vista umano, giuridico e storico il problema della mafia in quelle zone. Hanno raccolto testimonianze, opinioni, racconti per questo lavoro che deve essere ancora ultimato ma che presto sarà pubblicato e trasmesso nelle scuole.
