Allarme carceri. Domani lo sciopero della fame, non aderisce la Zurlo

Allarme carceri. Non aderisce allo sciopero della fame e della sete indetto in prima battuta dai radicali, la direttrice delle Novate Caterina Zurlo. La forma di protesta è stata annunciata per domani e mira a chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento su Giustizia e Carceri.

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“Rispetto la forma di protesta scelta da altri, ritengo che ce ne possano essere altre di diversa natura, così come non protestare e agire diversamente” commenta la Zurlo “Quelle delle carceri è una situazione drammatica e anche nella struttura di Piacenza i problemi sono molti, in primo luogo quello della carenza di personale, ma non credo in questa modalità di reazione”.

Intanto sono già oltre 1500 le adesioni a livello nazionale all’appello che ha come principali promotori Rita Bernardini (deputata radicale e membro della Commissione Giustizia della Camera), Luigi Manconi (Presidente di “A Buon Diritto”), Ornella Favero (Presidente Associazione Ristretti Orizzonti), Patrizio Gonnella (Presidente Associazione Antigone), Eugenio Sarno (Segretario della UIL-PA Penitenziari), Leo Beneduci (Segretario Generale OSAPP – Polizia Penitenziaria), Francesco Quinti (responsabile nazionale comparto sicurezza Cgil-Fp), Riccardo Arena (conduttore di Radio Carcere su Radio Radicale), Irene Testa (Segretaria Associazione “Il Detenuto Ignoto”), Elisabetta Laganà (Presidente Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia), Sandro Favi (responsabile carceri Pd) .

Si tratta di direttori di carcere, agenti di polizia penitenziaria, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici, infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani, detenuti e loro familiari, parlamentari ed esponenti politici, militanti radicali, cittadini comuni che intendono dare seguito alle parole del Presidente della Repubblica che ha definito quella della giustizia e delle carceri “Una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile”.