E’ durata oltre un anno l’operazione dei carabinieri di Piacenza, che ha permesso di arrivare a denunciare 6 persone, tutte per ricettazione, che avevano smerciato migliaia di telefonini rubati lo scorso marzo in un deposito di Cortemaggiore. Gli investigatori dell’arma, che hanno operato su tutto il territorio nazionale (da Milano a Reggio Calabria) hanno scoperto il vasto giro di illecito che ha portato alla vendita dei cellulari anche in negozi accreditati, grazie a commercianti compiacenti.
L’operazione dei carabinieri si è ora conclusa, ma i problemi per chi ha contribuito a smerciare la refurtiva non sono finiti. Infatti i commercianti implicati dovranno rispondere alla Guardia di finanza di altri reati, anche perché sono emerse numerose fatture false, utili a “legalizzare” i telefonini (del costo da 300 a 400 euro l’uno).
Nel vasto giro di contraffazione è finito implicato anche un centro commerciale in Campania, il quale si era addirittura adoperato con una campagna promozionale tramite volantini per propagandare il basso costo eccezionale di questa merce rubata.