Vendemmia 2011, più impegno nel rilancio del gutturnio

Partirà nei prossimi giorni la vendemmia 2011 che per effetto dell’andamento climatico è anticipata rispetto all’anno scorso; una campagna di buona qualità e discreta quantità, ma senza eccessi produttivi, anche se molto dipenderà dall’andamento climatico delle prossime settimane.

Radio Sound

“La commissione vitivinicola di Coldiretti Piacenza riunitasi negli scorsi giorni, dichiara il responsabile della stessa Achille Bertè, ha rilevato che sul mercato, si prospetta una forte richiesta di uve bianche, in modo particolare di malvasia e ortrugo, con un importante rialzo dei prezzi rispetto alle scorse annate; prezzi molto vicini o superiori a 60 euro/quintale. Per le uve rosse, invece, è prematura qualsiasi valutazione economica, in quanto la raccolta avverrà tra circa un mese, tuttavia siamo preoccupati per le quotazioni al ribasso del gutturnio; un altro calo dei prezzi delle uve provocherà sicuramente una ulteriore crisi per i nostri produttori, che non riusciranno a coprire i costi di produzione”.

“Per tale motivo, ribadisce il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, sosteniamo con convinzione, pur considerando le difficoltà, il tentativo di aggregazione di alcune strutture tese a creare una nuova realtà economica produttiva che potrebbe svolgere un ruolo importante per il nostro territorio vitivinicolo provinciale sostenendo e alleggerendo l’attuale mercato del gutturnio. E’ chiaro, conferma Bisi, che con una tale crisi di mercato sia necessario affrontare tempestivamente la situazione, cercando di individuare gli strumenti da adottare per rilanciare il nostro vino principe, perché il rischio è davvero grave, non solo per l’economia del comparto ma per l’immagine dell’intero territorio”.

“Riteniamo pertanto indispensabile, prosegue Berte’, che la filiera inizi a discutere fra varie possibili opzioni, tra cui l’eventuale riduzione delle rese per ettaro, la riduzione delle rivendicazioni delle DOC, la richiesta di una distillazione di crisi, per poi individuare un percorso condiviso. Come organizzazione consideriamo comunque fondamentale che a queste misure venga abbinato “il controllo del vino a scaffale”, compito del Consorzio di tutela vini DOC; invitiamo, pertanto, il neopresidente Roberto Miravalle a mettere in atto tutti i meccanismi necessari, come previsto dalla normativa, per avviare velocemente tale tipologia di controllo e per proseguire con forza nella direzione della qualità, unica arma vincente per il nostro territorio”.

“E’ altresì fondamentale, conclude il presidente di Coldiretti” che il Consorzio di tutela proceda ad una vera e propria programmazione delle nostre Denominazioni di Origine, partendo proprio dalle indicazioni sugli impianti, per poter fornire ai diversi soggetti della filiera vitivinicola le indicazioni varietali che rispondano alle prospettive di mercato. Solo cosi si potranno evitare quelle fasi cicliche che provocano ripercussioni gravi sulle nostre aziende vitivinicole”.