Vacanze al mare, anche chi deve fare la dialisi può partire, in tutta sicurezza. Per il settimo anno consecutivo, il personale del reparto di Nefrologia e Dialisi del Guglielmo da Saliceto di Piacenza ha infatti proposto ai pazienti un‘iniziativa unica in tutta Italia. Per una settimana, gli infermieri del reparto hanno accompagnato i malati al mare, spostando per loro i trattamenti dialitici in una località di soggiorno. L’organizzazione, frutto di un’idea dello stesso personale assistenziale, è ormai più che rodata.
“Abbiamo cominciato nel 2005 – spiega Loredana Scalambra, allora coordinatore infermieristico e oggi responsabile assistenziale del dipartimento di Medicine specialistiche – proprio per venire incontro alle esigenze dei nostri pazienti. Il primo anno abbiamo accompagnato un gruppo di persone che facevano dialisi a domicilio. Poi, quando abbiamo visto che l’iniziativa era fattibile, l’abbiamo allargata a tutti i pazienti”. La difficoltà, per i dializzati, è quella di riuscire a fare le vacanze, visto che per tre volte a settimana si devono sottoporre a trattamenti in ospedale che durano circa quattro ore. Alcuni – evidenziano le infermiere – si organizzavano autonomamente per cercare un centro vicino al proprio luogo di villeggiatura, ma erano pochissimi. I più temevano anche di incontrare altre difficoltà, non potendo contare su persone e riferimenti conosciuti”.
Ecco allora scattare l’iniziativa delle infermiere, supportata dai medici e concordata anche con la psicologa Ausl Giordana Dordoni. Lo staff assistenziale del reparto si è quindi improvvisato tour operator e ha cercato e organizzato una vacanza al mare coi fiocchi, programmando cure e benessere psicofisico per i dializzati piacentini. Negli anni sono state esplorate diverse località turistiche (Lignano Sabbiadoro, Finale Ligure, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto) e il numero di partecipanti si è sempre attestato sui venti pazienti, ovviamente accompagnati dai familiari.
“Ogni volta – precisano gli infermieri – cerchiamo e prenotiamo un centro dialisi in cui effettuare il trattamento. Quest’anno, per esempio, ci siamo appoggiati ai colleghi di San Benedetto, che hanno incrementando i turni, consentendo l’accesso dei nostri malati eccezionalmente alle ore 19″. In sostanza, come normalissimi vacanzieri, i dializzati piacentini trascorrevano la giornata tra spiaggia, mare, passeggiate, sole e relax. Poi, al tramonto, andavano a fare la dialisi. “Anche la struttura alberghiera che ci ha ospitato merita un plauso, perché ci servivano la cena a mezzanotte, dopo le cure”. Le infermiere accompagnatrici Maria Malvicini,, Piera Stragliati, Cinzia Baldini e Monica Necchi garantivano l’assistenza quotidiana, affiancate da un ospite d’eccezione: Luciano Cristinelli, primario del reparto andato in pensione nei mesi scorsi. Un gioco di squadra, quindi, tra personale assistenziale e medico, nostro e marchigiano, che ha permesso anche quest’anno ai malati di vivere una vacanza serena, sicura e rigenerante. “Piacenza – è la testimonianza di Anna Maria Cavalloni, veterana della vacanza, paziente che ha quasi sempre partecipato – si distingue per questa splendida iniziativa, unica in Italia. È un grande esempio di umanizzazione delle cure. L’unico “neo”? Speriamo in futuro di poter allungare la vacanza a due settimane”.
“L’alleanza terapeutica tra personale e malati – sottolinea Piergiorgio Poisetti – esce particolarmente rafforzata da iniziative come questa. Il personale infermieristico ha curato e sviluppato questa idea con grande entusiasmo ed è veramente qualcosa di cui essere orgogliosi”.