AGGIORNAMENTO. Settembre è la speranza, novembre potrebbe già significare «saracinesche abbassate». Il neonato comitato dei commercianti di Montale torna a chiedere all’amministrazione comunale di riaprire la via Emilia Parmense, «il prima possibile». Un lamento che in questi giorni non conosce sosta e che ieri è arrivato fin sotto il Municipio dove il presidente Maurizio Nani ha radunato un folto numero di colleghi. Tutti accomunati da un unico disagio: incassi che languono e una via Emilia deserta, «dove ci si può anche giocare a carte».
«Si lavora solo il mattino presto e il pomeriggio dalle 12 alle 14» lamenta qualcuno. «La viabilità ha creato notevole disorientamento tra i clienti: qualcuno fa fatica ad arrivare» interviene qualcun’altro. E ancora: «Le nostre attività vivevano sul passaggio, che ora non c’è più. Si fatica a crearsi una nuova clientela».
Qualche negozio, Casa Bianca, ha già chiuso. Qualche altro comemrciante sarà costretto a lasciare a casa dei dipendenti.
Tutto ciò succede dall’8 luglio scorso, da quando è stata inaugurata la nuova viabilità, con la tangenzialina che scavalca la frazione e con essa la fiorente realtà commerciale composta da oltre 160 dipendenti, tra cui molti giovani e apprendisti. Un piccolo «miracolo economico» è stato definito anche dal direttore dell’Unione commercianti Giovanni Struzzola.
Nani ha voluto premettere che commercianti e residenti non hanno mai osteggiato la nuova viabilità. «Il fatto è che, a causa di alcune questioni tecniche, quel progetto del 2004 ha subìto delle modifiche».
Sono economicamente “depressi”, ma nonostante tutto non sono adirati.
«Manteniamo un atteggiamento speranzoso e di buon senso» in attesa che l’amministrazione possa studiare quanto prima un correttivo.
«Carbone me l’ha promesso» confida Nani. I negozianti sono anche disposti ad accettare, come soluzione tampone, un senso unico per chi proviene da Pontenure, suggerimento arrivato anche dall’Unione commercianti. «Se riaprisse a settembre? Saremmo contentissimi. Ma non più tardi: dobbiamo assecondare i tempi fiscali. L’autunno è un periodo in cui abbiamo tante spese e, in questa situazione, non incasseremo». Ergo: «Qualcuno dovrà chiudere».
Anche perché, se a settembre non cambia, sono pronti anche con le azioni forti: «Andremo a dormire in tangenziale».
Il comitato dei lavoratori del Montale si è riunito questa mattina nella sala Cattivelli del Municipio, ancora una volta per chiedere all’amministrazione comunale, e in particolare all’ass. ambiente e mobilità urbana Pierangelo Carbone, di riaprire a settembre la via Emilia. Una conferenza stampa per non far morire il commercio al Montale dichiarano i cittadini, che sottolineano come la modifica a novembre all’attuale tangenzialina, sarebbe troppo tardiva visto il già pesante calo degli introiti.
Tra il pubblico anche il presidente dell’Unione Commercianti Giovanni Struzzola che si è affiancato alla causa del comitato. “Chiediamo che l’amministrazione attivi velocemente l’apertura da Fiorenzuola verso Piacenza con un senso unico per evitare l’eccessivo traffico” commenta Struzzola “questo permetterebbe un maggior flusso di persone al Montale e una frazione vivibile, non un deserto com’è attualmente”.