La Provincia di Piacenza si aggiudica oltre 90mila euro (91.765) come capofila del progetto “Giovani in sicurezza”. Coinvolti anche: le Province di Verona e Ascoli e il comune marchigiano. Premiata la proposta congiunta dei quattro enti per la prevenzione e il contrasto alle stragi del “sabato sera”. Il progetto condiviso ha ricevuto l’approvazione della commissione giudicante nell’ambito del bando “Azione Province Giovani”, nato dall’intesa tra il Dipartimento della Gioventù e l’Unione delle Province d’Italia (UPI). La “cordata” dei quattro soggetti aderenti si è avvalsa di partner territoriali. La Provincia ha individuato nella Croce Bianca – che ha già attive alcune iniziative sul tema – il proprio interlocutore.
La pubblica assistenza fornirà supporto e personale nell’attuazione delle iniziative, articolate su un programma variegato e completo: dagli incontri con i giovani nelle scuole alla creazione di un osservatorio provinciale per la sicurezza stradale, dalla pubblicazione di un opuscolo con le buone prassi alla guida alla creazione del sito del progetto, dai corsi di primo soccorso a quelli di “guida anticipativa”, per imparare a prevenire e gestire situazioni di potenziale rischio. A ogni partecipante sarà consegnato un questionario al fine di monitorare le attività svolte e produrre un testo d’indirizzo delle azioni, da stampare e distribuire come allegato al manuale delle buone prassi. Coinvolti i ragazzi dai 14 ai 19 anni, per intercettare sia chi ha ottenuto il patentino della moto ed è solito, magari, viaggiare a bordo di auto condotte da amici, sia chi ha raggiunto il limite di età per poter guidare una vettura.
Nel complesso sono 36 i progetti che, su base nazionale, sono stati dichiarati ammissibili di finanziamenti, per un totale di 2.600.000 euro stanziati.
E’ il quarto anno che Ministero e Upi firmano “Azione province giovani”. “L’iniziativa – si legge nella presentazione – è finalizzata a promuovere interventi integrati in materia di politiche giovanili e valorizzare strategie e politiche coordinate a favore dei giovani, in grado di coinvolgere i diversi livelli istituzionali, l’associazionismo giovanile e tutti gli attori che a vario titolo si occupano di giovani”.
Per la Provincia di Piacenza coinvolti gli assessori Sergio Bursi (infrastrutture e viabilità), Massimiliano Dosi (politiche giovanili), Andrea Paparo (scuola), Maurizio Parma (sicurezza).
“Si tratta di un progetto a cui tenevo particolarmente, vista la delicata tematica – rivela Dosi – e sono molto contento che sia stato scelto. La nostra proposta è articolata e completa. Vengono coinvolti i giovani nelle scuole per sensibilizzarli alla cultura della sicurezza e trasmettere loro il messaggio che ci si può divertire senza esagerare, per “rispettare” la propria vita ma anche quella degli altri. La speranza è che dopo questa iniziativa molti dei ragazzi coinvolti possano diventare i primi testimonial e farsi promotori nei confronti di altri coetanei delle nozioni e dell’esperienza che li ha visti protagonisti”.
“Il progetto mette in campo una vasta rete di iniziative di prevenzione – spiega Parma – senza trascurare la sensibilizzazione sulle buone prassi e il supporto pratico alla guida, anche simulando – in sicurezza – situazioni pericolose per chi siede al volante”.
“L’importanza di questo progetto si inserisce nella grande sensibilità mostrata da questa amministrazione per il delicato tema della sicurezza stradale – sottolinea Paparo –. Questo genere di progetti vengono aggiudicati solo in presenza di un elevato standard qualitativo. Il successo della nostra proposta è anche il frutto delle buone relazioni istituzionali tra diverse amministrazioni, premia il ‘meccanismo’ della presentazione in rete e rientra in una serie di azioni più articolate sul territorio”.
“Alla necessaria attenzione alle infrastrutture occorre associare adeguate azioni di sensibilizzazione e di prevenzione – spiega Bursi –. La sicurezza non è un tema esclusivo dei ragazzi alla guida, ma anche degli adulti e dei giovani che vengono ‘trasportati’ dagli amici. Tutti sono chiamati a fare la loro parte. Come istituzioni stiamo mettendo in campo tutte le nostre energie per fronteggiare il fenomeno. Il coinvolgimento di quattro assessorati e la partecipazione – con successo – a questo genere di bandi sono la nostra risposta concreta a un’emergenza che deve essere affrontata nell’immediato”.