Conferenza stampa fiume, ma soprattutto a cuore aperto, quella tenuta dall’amministratore delegato del Piacenza calcio Maurizio Riccardi, affiancato dal nuovo consigliere Stefano Gatti (dopo l’uscita di Luigi Po). Un momento durante il quale è stato fatto il punto sulla situazione al limite della società e della squadra. “La società è in vendita ma nessun imprenditore, a parte Gatti, si è ancora fatto avanti e la squadra non potrà rimanere quella che abbiamo visto al ritiro per l’ammontare degli stipendi”, ha confermato schiettamente Riccardi. Inoltre le nubi nerissime sul Piacenza calcio, secondo Riccardi, sono aggravate dal fatto che l’informazione piacentina non aiuta il suo lavoro di mediazione, mettendo l’uno contro l’altro e alimentando sospetti infondati. In più Maurizio Riccardi ha ribadito che se la sua figura dovesse impedire a qualche imprenditore di essere interessato, lui è disposto a farsi da parte dal giorno stesso dell’accordo.
Ma non è mancata poi, sullo sfondo, l’inchiesta sul Calcio scommesse, che ha reso noti oggi i primi verdetti che vedono il Piacenza confermato il serie B. In questo caso, sia Riccardi che Gatti si sono lamentati del fatto che la società non avrebbe responsabilità “se un giocatore (Gervasoni) va a 600 km e si mette d’accordo con quello della squadra avversaria per falsare la partita”.
Insomma, una conferenza stampa nella quale gli spunti e le riflessioni si sono sprecate e non è mancato neppure qualche battibecco con i giornalisti presenti, segno del nervosismo che si sta vivendo in casa Piacenza calcio.
Infine Maurizio Riccardi è tornato anche sul botta e risposta tra lui e Marco Beccari, patron della Bekery volley. “Troppo stringenti”, per Maurizio Riccardi, i termini dell’offerta di Beccari (cioè acquisire la squadra solo se fosse rimasta in serie B) e in tempi dove ancora non era possibile essere certi di questo vincolo per poter chiedere la trattativa.