Il piano sulle aree militari di Piacenza è stato presentato dal Governo. Lo ha reso noto il sindaco Roberto Reggi, di ritorno dall’incontro a Roma presso il Ministero. Un piano con tutte le esigenze della Difesa sulle aree militari di Piacenza, per mantenere in attività il Polo di Mantenimento e contestualmente chiarire quali sono le superfici non più strategiche, e quindi prossime alla dismissione. E’ quello che hanno fornito i militari al primo cittadino. L’incontro fa seguito alla visita del 10 giugno scorso a Piacenza del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, che alla vigilia del referendum sulla Pertite visitò diversi siti di proprietà dei militari. “Devo dare atto al sottosegretario Crosetto – ha dichiarato Reggi – di essere stato coerente con gli impegni presi durante la sua visita a Piacenza. Il piano che ha fornito la Difesa è completo di cifre e indicazioni quantitative, un punto di partenza unitario quindi per la trattativa tra comune e Ministero sulle aree militari”. L’area militare di Piacenza comprende 740 mila mq di superfice, tra i quali 200 mila solo di verde pubblico (vallo e Pertite).
La realizzazione del nuovo stabilimento sull’arda della ex Pertite, con il rilascio di una parte di area per l’uso pubblico, oppure una sostanziale ristrutturazione dello stabilimento militare posto a Barriera Genova, con un utilizzo molto modesto dell’area dell’ex Pertite.
Sono in sostanza queste le due opzioni che il ministero della Difesa ha messo in campo nell’incontro che ha tenuto ieri mattina con il sindaco Reggi
Il primo cittadino di Piacenza si dichiara soddisfatto al termine del vertice romano, perchè «finalmente è giunta una risposta coerente al nostro progetto di sviluppo del polo militare e di riutilizzo della aree, presentato circa un anno fa». «Devo dare atto al sottosegretario Crosetto – ha aggiunto Reggi – di essere stato coerente con gli impegni presi durante la sua visita a Piacenza nel giugno scorso. Il piano che ci ha fornito la Difesa è completo di cifre e indicazioni quantitative, un punto di partenza unitario per la trattativa, finalmente c’è stata chiarezza da parte dei nostri interlocutori, che ci hanno fornito un proposta con tutte le loro richieste sulle aree militariı.