La CNA provinciale di Piacenza presenta gli ultimi risultati di TRENDER, Osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa promosso da CNA Regionale dell’Emilia-Romagna e dalla Federazione Banche di Credito Cooperativo. TRENDER è realizzato con la collaborazione metodologica della sede regionale ISTAT di Bologna. I dati costituiscono un’anticipazione del Report semestrale che verrà pubblicato successivamente a livello regionale.
1. La congiuntura provinciale
Il primo trimestre del 2011 – sottolinea il presidente provinciale di CNA, Dario Costantini – segna un progresso tendenziale (ovvero riferito allo stesso periodo dell’anno precedente) del fatturato dopo una lunga serie di variazioni negative. All’inizio del 2011 corrisponde – come per i due anni precedenti – una diminuzione congiunturale, ma essa risulta di ordine più modesto rispetto alle precedenti. La ripresa di inizio 2011 risulta trainata dalla componente interna (che cresce del 34,8%) e, in particolare, dalla componente per conto terzi (+35,0%). I primi segnali di ripresa, non sembrano tali da riportare il livello del fatturato ai valori raggiunti prima della crisi e restano in attesa di conferma per i successivi trimestri.
La ripresa degli investimenti (+19,4%) e delle spese per consumi (+12,9%) conferma la tendenza positiva del fatturato ma se si esamina il profilo dell’indicatore di livello delle due variabili citate, si vede da un lato come gli investimenti siano ancora vicini ai livelli più bassi mai registrati, dall’altro, come le spese per consumi (la cui dinamica approssima quella dei livelli di produzione) vadano progredendo assai lentamente.
2. I settori
Bisogna ricordare in senso generale la situazione di grave difficoltà del Paese che sta emergendo in questi giorni – precisa il direttore di CNA Piacenza, Enrica Gambazza – e il fatto che la Manovra sia stata approvata rapidamente per evitare il collasso del sistema paese. Gravi i segnali di attacco a banche e Titoli di Stato dei giorni scorsi, sapendo che il pareggio di bilancio, impegno preso con la Manovra approvata e previsto per il 2014, può costituire l’unica risposta a fronte della minaccia di crisi finanziaria che incombe sul nostro Paese e l’intera area Euro. Da tante parti è sempre più auspicata, nel mantenimento del rigore, una scelta di crescita e sviluppo che ancora non si intravede nell’azione politica.
Sotto il profilo settoriale la dinamica del fatturato a inizio 2011 risulta notevolmente differenziata tra le attività manifatturiere da un lato (in crescita sia tendenziale sia congiunturale) e quelle delle costruzioni e del terziario dall’altro, dove la crescita è solo rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima (tendenziale) e non anche rispetto al trimestre precedente (congiunturale). In particolare, si osserva come per le costruzioni la crescita tendenziale del fatturato del I trimestre 2011 faccia seguito a quattro trimestri (tutto il 2010) di diminuzione a ritmo sostenuto: questo significa che il livello medio del fatturato del settore resta assai depresso rispetto a quello degli anni precedenti.
Tra le attività manifatturiere si evidenzia il progresso del fatturato nella meccanica la cui ripresa – avviata già nella prima metà del 2010 – si consolida ulteriormente. Riprendono a crescere dopo una lunga serie di variazioni tendenziali negative sia il legno mobile (+34,7%) sia il settore della trasformazioni alimentari (+8,5%) mentre succede l’opposto per il sistema moda (Tac) che registra un calo tendenziale del fatturato (-9,1%) dopo tre trimestri di crescita. Tra le attività del terziario, si conferma la ripresa degli autotrasporti e si accentua anche quella dei servizi alla persona e delle autoriparazioni.