Calcio scommesse. Deferito il Piacenza, addio al ripescaggio in serie B

Nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse, oggi il Procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito alla disciplinare undici società di Lega Pro, Piacenza, Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana, e due della Lega Dilettanti, Cus Chieti e Pino Di Matteo.

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Due invece le società di serie A deferite, Atalanta e Chievo, e tre di serie B, Ascoli, Verona e Sassuolo. Per i due club di A, oltre che per la maggioranza degli altri 16 club coinvolti nell’inchiesta, l’accusa è di responsabilità oggettiva. Di “responsabilità diretta” si parla – nelle 32 pagine del deferimento del procuratore Stefano Palazzi – solo per Ravenna ed Alessandria.

Lo ha reso noto la Federcalcio, chiarendo che oltre ai club sono stati deferiti anche 26 tesserati tra cui Beppe Signori, Stefano Bettarini e il capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, per violazione dell’art. 7 del codice di giustizia sportiva, quello che parla di illecito sportivo, in relazione ad Atalanta-Piacenza. La procura della Federcalcio ha deferito per lo stesso motivo e per la stessa partita altre sette persone.

Oltre ai diciotto club, sono stati deferiti 26 tesserati per differenti violazioni, tra cui Marco Paoloni, Giuseppe Signori e altri nove tra calciatori, dirigenti ed allenatori per “associazione finalizzata alla commissione di illeciti”. Tra gli altri del gruppo Antonio Bellavista (ex capitano del Bari), Carlo Gervasoni (giocatore del Piacenza), il ds del Ravenna Giorgio Buffone ed anche Massimo Erodiani, tesserato per il calcio a cinque. Nell’elenco anche Parlato, Bressan, Micolucci, Sommese, Furlan, Bettarini, Fabbri, Gibellini, Santoni, Tisci, Deoma, Zaccanti, Veltroni, Rossi, Ciriello, Quadrini e Saverino.

Nessuna dichiarazione da parte di Cristiano Doni questa mattina dopo l’incontro con la Procura della Federcalcio. Doni, la cui posizione è aggravata dalle dichiarazioni di Parlato della scorsa settimana, questa mattina  doveva chiarire la sua posizione in merito al ruolo rivestito nella partita “incriminata” (Atalanta – Piacenza  del 19 marzo scorso). Ricordiamo che Parlato avrebbe confermato di “avere incontrato Santoni la sera stessa della partita e di avere ricevuto da lui 40 mila euro per conto dell’Atalanta. In un sms tra i due si fa riferimento al saluto di conferma dell’accordo che avrebbe dovuto esserci in campo tra «Cris e Ger», per gli inquirenti Doni e Gervasoni”.

Le difese hanno una manciata di giorni per imbastire la difesa da presentare nel corso del processo di primo grado, fissato per venerdì 5 agosto. Per la sentenza bisognerà attendere il 15 agosto.

Intanto il Piacenza Calcio ha comunicato che il raduno della prima squadra è stato fissato per dopo domani giovedì 28 luglio allo stadio Garilli.