Piacenza. Si intitola “La frivolezza del cristallo liquido”, il libro che sarà presentato mercoledì 27 luglio, alle 21, ai giardini di padre Gherardo in viale Il Piacentino. Nell’ambito di “Piacere Estate”, si inserisce infatti il ciclo di appuntamenti “Letture sotto le stelle”, che per questa serata inaugurale vedrà la presenza dell’autrice, Irina Turcanu, intervistata da Liliana Palumbo dell’Agenzia Quartiere Roma, che insieme alla Cooperativa Aurora Domus e alla Libreria Fahrenheit 451, con il sostegno del Comune di Piacenza promuove l’animazione nell’area verde nella bella stagione.
Un piccolo buffet per tutti i partecipanti concluderà l’incontro, nel corso del quale si parlerà, insieme alla scrittrice, del volume pubblicato da Absolutely Free Editore, che racconta la storia della sedicenne Marta, i cui occhi nascondono le incisioni di segreti inconfessati, orribili ferite dall’odore nauseabondo. Gli uomini sono delle bestie, Marta è costretta a ripeterselo. L’ha imparato a sue spese, sulla sua pelle, e pagherà fino in fondo. Eppure, gli uomini sono l’unico approdo che resta, quando tutti i sogni si spengono nelle ristrettezze di una vita che offre solo la copia sbiadita di ciò che sembra luccicare nell’Occidente, così lontano eppure appena dietro l’angolo. Salvo avere la fortuna di scovarlo, l’uomo giusto. Un uomo da amare. Sempre che l’amore esista davvero.
Chisinau, Moldavia… La gioventù finisce presto, da quelle parti. La spensieratezza non c’è. La vita è dura, violenta, i miti si schiantano nella realtà di tutti i giorni. Si vive border line, e si finisce sopraffatti, se si è donne, giovani, carine. Come Marta, violabile e violata, colpevole senza colpe, eroina al contrario di una storia senza speranza. E in cambio c’è solo vendetta, morte, e altra sopraffazione. Esiste una giustizia? Se esiste, è la giustizia più ingiusta che si possa meritare. La “Frivolezza” è quella dei sogni rincorsi. Ma la storia è densa, proprio come “il cristallo liquido” che nel titolo annulla e trasforma gli anni teneri di una gioventù bruciata dagli altri.