Nel 2010 in Emilia-Romagna si sono verificati 20.147 incidenti: 264 in meno rispetto al 2009, con un bilancio di 401 decessi (21 in meno) e 27.995 feriti (40 in meno). In tre province – Reggio Emilia, Piacenza e Ferrara – gli incidenti aumentano. In calo invece le vittime a Piacenza, Parma, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Nella nostra città i dati per il 2010 parlano di 1.297 incidenti, 25 le vittime e 1855 feriti.
Come rilevato negli anni precedenti, la distribuzione oraria degli incidenti presenta picchi in corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita dal lavoro, quando l’intensità del traffico è più elevata. In particolare il numero massimo di decessi si registra intorno alle 19, quando gli effetti del traffico di rientro si accumulano a fattori quali lo stress da lavoro e (a orari diversi secondo le stagioni) la difficoltà di percezione visiva dovuta alla riduzione della luce naturale non ancora sostituita da quella artificiale.
Per quanto riguarda i dati regionali, è stato raggiunto l’obiettivo, indicato dalla Commissione Europea, di dimezzare entro il 2010 le vittime della strada registrate nel 2001 (in Emilia-Romagna erano state 813). Questa la sintesi che emerge dall’elaborazione dei dati provvisori (in attesa dei definitivi dall’Istat) raccolti dal Sistema informativo sull’incidentalità stradale messo a punto nell’ambito del progetto MIStER, avviato nel 2009 dalla Regione Emilia-Romagna per rilevare in maniera più tempestiva e capillare i dati sugli incidenti stradali.