Torna la settimana della mondialità. Novanta ragazzi di varie nazionalità (50 provenienti dall’estero) hanno accolto la sfida del progetto: “Accogliere la differenza, temere l’indifferenza”. L’iniziativa nasce per volontà dell’associazione pontenurese “A gonfie vele” e, da due anni, è sostenuta dall’amministrazione provinciale che ne ha fatto un suo “progetto bandiera”. I giovani sono arrivati a Piacenza domenica scorsa, da otto Paesi del mondo: Filippine, Giappone, Israele, Palestina, Egitto, Polonia, Brasile, Haiti oltre, ovviamente, all’Italia. Ieri sera, nel corso della cena all’oratorio parrocchiale di Pontenure, i ragazzi hanno ricevuto il benvenuto del presidente della Provincia Massimo Trespidi.
“Siete testimoni autentici di cosa significhi dialogo, cooperazione e costruzione della pace” ha detto ai ragazzi. “L’amministrazione provinciale – ha spiegato Trespidi – per il secondo anno consecutivo, sostiene convintamente e con entusiasmo questo progetto, che educa i giovani a sviluppare i sentimenti dell’accoglienza e del dialogo come condizioni imprescindibili per conoscere le rispettive identità. Solo la conoscenza reale e concreta consente di abbattere pregiudizi e stereotipi”.
Trespidi ha espresso grande apprezzamento per il taglio che è stato dato all’iniziativa. “Solo chi si sente accolto – ha specificato – può, a sua volta, generare e promuovere accoglienza. Questo è il significato più autentico di ciò che chiamiamo persona, nella sua dimensione di relazione con gli altri. Nessun uomo è un’isola”.
A seguire, dalle 21,30, i partecipanti da tutto il mondo si sono esibiti in danze sulla piazza di Pontenure. L’evento ha chiuso un’intensa giornata di iniziative, apertasi in mattinata con le “Olimpiadi della mondialità” alla Biffi di San Rocco al Porto.
Oltre all’associazione e al sostegno della Provincia, sono coinvolti nell’organizzazione: la parrocchia di Roveleto di Cadeo e quella di Pontenure, il servizio per la Pastorale della diocesi di Piacenza. L’Ufficio educazione Mondialità del Pime – oltre ad essere presente con i propri operatori – ha formato 14 educatori di Pontenure e Roveleto che compongono lo staff. Coordina i lavori Giuliana Rapacioli, presidente di “A Gonfie vele”.
La settimana ha un ruolo educativo. I ragazzi lavorano, divisi in gruppi, su laboratori specifici dedicati ai concetti di: differenza, diffidenza e accoglienza. A questi si associano laboratori di teatro, musica, danza, sempre riferiti ai tre concetti scelti come leit motiv dell’edizione 2011.
Domenica 24 luglio la chiusura. In programma un grande spettacolo conclusivo, a firma dei partecipanti, che rielaboreranno le esperienze della settimana con linguaggi non verbali: teatro, gioco d’ombre, statue viventi. Appuntamento al centro parrocchiale di via Pisa 22, a Roveleto, dalle 21. Sarà ospite Giancarlo Gioielli, direttore Rai International. L’emittente sta girando un documentario sull’evento. Il giorno prima, sabato 23 luglio, dopo un pomeriggio in visita a Piacenza, in serata i ragazzi incontreranno la cittadinanza nel piazzale delle Feste di Roveleto , esibendosi nelle proprie danze tipiche. Grazie al contributo delle associazioni locali sarà possibile cenare, dalle 19 circa.
Ogni momento dell’intensa settimana verrà ripreso da uno studio di Roma, che ha in cantiere un film. La pellicola verrà arricchita con i contributi dei giovani di Haiti, Brasile, Filippine, Egitto e Israele che, dotati di telecamere, al loro ritorno continueranno le riprese nei propri paesi di provenienza, sviluppando i concetti di differenza, diffidenza e accoglienza. L’iniziativa è coordinata dal giornalista Rai e critico televisivo Gualtiero Peirce.