AGGIORNAMENTO –
È corso l’assemblea sindacale dei facchini della Tnt nel presidio che campeggia da una settimana davanti ai cancelli della ditta. In vista dell’incontro di domani con il sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino, definito dai Cobas sicuramente non risolutivo, sono molti i temi che infiammano i lavoratori.
Dalla raccolta firme fasulla presentata lunedì all’incontro in Prefettura, per l’allontanamento dei facchini protagonisti della protesta, alla denuncia pervenuta al segretario nazionale Si.Cobas Aldo Milani, riguardante il presunto blocco di un camion di trasporto farmaci durante il blocco dei mezzi in uscita dalla Tnt. In merito Milani afferma che in seguito alla comunicazione dell’intralcio al mezzo carico di medicinali, il passaggio era stato concesso e che le dirigenze aziendali sembra abbiano assicurato che al raggiungimento di un accordo sindacale ritireranno la denuncia.
I punti contrattuali che presenteranno domani i Cobas sono il termine del contratto a chiamata, la definizione netta degli orari lavorativi (sei ore e mezza su sei giorni; otto ore su cinque giorni) e la stesura di un cedolino da allegare alla lettura del badge, per la definizione chiara delle ore retributive.
ORE 17:00 – Inizierà tra poco l’assemblea dei facchini della Tnt con le rappresentanza dei Cobas. I lavoratori re integrati manifestano tentativi di mobbing all’interno (raccolte firme su fogli in bianco) dell’azienda, ma per il momento l’attività è regolare, con la partecipazione alla causa dei nord africani in presidio da parte degli altri operai.
“I responsabili hanno tentato di convincere gli altri lavoratori a renderci la vita impossibile per arrivare al nostro licenziamento” dichiara Maghmed “ma noi non molliamo e anche gli altri operai sono dalla nostra parte”.