Caso TNT: appello alla società civile di Piacenza e agli artisti

pubblichiamo l’ APPELLO di Paolo Maurizio Bottigelli…Gianni Cravedi  e gli artisti indipendenti della tnt

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Oltre 100 operai del consorzio Gesco Nord hanno cominciato uno sciopero a oltranza alla TNT di Piacenza . La loro lotta è per “ottenere l’applicazione del contratto nazionale di categoria, vogliamo condizioni di lavoro dignitose, vogliamo mettere fine al lavoro nero e al lavoro a chiamata, vogliamo il riconoscimento dei diritti sindacali”.Queste sono alcune voci di rivendicazione dei lavoratori contenute in un comunicato diffuso il 18 luglio,tuttora hanno organizzato due presidi sulla strada dei dossarelli (piacenza).

Questa lotta riguarda tutti i lavoratori, riguarda la dignità dell’uomo nel 2011,è inacettabile la ristrutturazione sociale che ci viene proposta dal ondo imprenditoriale e finanziario,è inaccettabile perchè prelude ad un modello sociale – da rivoluzione industriale- dove le grandi masse, espulse dai procesi produttivi , riempivano le periferie in preda d una miseria spaventosa. Il lavoro va di pari passo con la giustizia sociale, va di pari passo con un concetto di civilta’ alto.E’ questo il salto di qualità che bisogna fare soprautto adesso in epoca di crisi,nessun alibi ad una ristrutturazione sociale selvaggia e atroce, perchè oltre che ai posti di lavoro sono in pericolo anche democrazia e convivenza civile.Stupisce che di tanto riempirsi la bocca di costituzione e difesa della stessa, da parte di molti politici.Nessun politico(ecezzion fatta per qualcuno che era presente) si è presentato a dialogare con i lavoratori, facendosi, in qualche modo, anche portavoce dei problemi sollevati dai lavoratori della tnt. Questo è il dramma del nostro paese dove la poltica è perennemente seduta a tavole imbandite e fa festa tutto l’anno. Attenzione però che così, ci aspetterà un mondo strano e crudele: quello della barbarie.

A questo punto la società civile di Piacenza, quella della vittoria ai referendum, quella degli artistiti gli artisti dovremmo esprimere una solidarietà fattiva ai lavoratori della TNT mobilitandoci e appogiando in tutte le sedi il diritto di questi 100 uomini che è anche o sarà in futuro anche il nostro diritto e dei nostri figli.

Considerando che molti di questi lavoratori sono stranieri, ma molti di seconda generazione, nella sfida c’è una seconda sfida dimostriamo che la convivenza di culture diverse è anche lottare insieme per un mondo migliore possibile.

mobilitiamoci con indig/azione

paolo maurizio bottigelli…gianni cravedi e gli artisti indipendenti della tnt