COMUNICAZIONI INIZIALI – Carlo Mazza (misto) rifiuta seccamente l’etichetta di membro della casta politica, inteso come privilegiato. Lo ha detto chiaramente ieri in fase di comunicazioni in Consiglio comunale. «Non sento di far parte della casta solo perché ho la possibilità di parcheggiare vicino al Palazzo comunale» ha detto alludendo alle polemiche che si sono scatenate nei giorni scorsi dopo la multa al consigliere Giacomo Vaciago. Piuttosto si è scagliato contro la «vera casta dei politici», «quello che a Roma chiedono sacrifici agli altri e non ne fanno loro». Dal punto di vista dei tagli ai costi della politica, secondo Mazza la manovra appena varata dal Governo «è vergognosa, dai quei signori non arriva alcun esempio». «Quanto ai nostri presunti privilegi, se qualcuno presenterà una mozione per toglierli (vedi Levoni dell’Udc), beh, io prenderò le distanze. Non si può fare di ogni erba un fascio. Non mi sento assolutamente un privilegiato».
Nelle comunicazioni spazio anche alla vertenza dei lavoratori Tnt. E’ stata Giulia Piroli (Pd) a introdurre la questione portando la sua solidarietà ai giovani lavoratori. «Protestano perché vengono calpestati i loro diritti, stanno facendo una battaglia di civiltà per avere condizioni di lavoro dignitose. La Tnt non deve più far lavorare questo genere di cooperative».
Da segnalare un nuovo ruvido intervento di Sandro Ballerini (misto) nei confronti dell’assessore ai Servizi al cittadino Katia Tarasconi. Il tema è sempre la modifica al regolamento cimiteriale per consentire ai coniugi di avere loculi vicini. «Quel regolamento va cambiato. Non si può prendere in giro il Consiglio. Aspetto e non cedo». Molto probabilmente il tema verrà affrontato in una prossima commissione.
Infine Roberto Colla (per Pc con Reggi) ha chiesto di allargare la presenza dei Venerdì piacentini per garantire maggior vivacità in centro e, in seconda battuta, di regolamentare il carico-scarico dei camion in centro storico.
PROGETTO DEL CAMPUS ALLA CATTOLICA – La maggioranza ha respinto due attacchi, pregiudiziale e sospensiva, un ordine del giorno e porta a casa il progetto del Campus. Il progetto unitario non prevede la chiusura dell’Anselma, ma solo la deviazione, ad est dell’Università Cattolica. Mentre ad ovest il progetto che, chiudendo al traffico un tratto della strada, consentirà all’università Cattolica di realizzare un vero e proprio campus a disposizione degli studenti, una richiesta avanzata da una quindicina d’anni, ma sempre rimasto al palo.