Si anticipa ad oggi il tavolo di conciliazione tra l’azienda e i facchini della Tnt di Piacenza. Al rifiuto dei lavoratori di accettare la proposta inoltrata dal consorzio romano Gesconet (di cui fanno parte le cooperative Stella e Vega, subappaltatrici della gestione facchinaggio alla Tnt) riguardante il mantenimento di una parte dei 150 lavoratori in protesta nella sede di via Dossarelli e il trasferimento di altri in diverse sedi nazionali, si è deciso per un incontro oggi pomeriggio. Alle 15:30 si riuniranno in Prefettura i rappresentanti di Tnt e Gesconet, istituzioni locali della Provincia e Comune, le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, le rappresentanze dei Si.Cobas in rappresentanza dei facchini e una delegazione dei lavoratori. In arrivo da Roma anche l’avvocato dell’ambasciata egiziana Yehia Amin.
“Il problema si articola su due livelli” chiarisce l’ass. al lavoro Andrea Paparo, a poche ore dalla riunione in Prefettura “Quello dei facchini della Tnt e uno più generale riguardante le condizioni lavorative all’interno del polo logistico. Nel primo caso mi auguro che si possa trovare al più presto una soluzione che porti all’interruzione del sit-in di protesta, nell’altro credo che le dichiarazioni pubbliche rilasciate dai lavoratori siano di una certa gravità. È un campanello d’allarme che gli organi preposti al monitoraggio devono cogliere”.
Intanto prosegue da venerdì il presidio, che sta causando il blocco forzato della consegna delle merci da parte della multinazionale di trasporti, che intende chiedere un risarcimento al consorzio Gesconet di circa 650 mila euro, pari al danno subito in queste giornate di agitazione.