Piacenza – Ritorna il caso del Centro di Stoccaggio che Eni realizzerà nella zona tra Cortemaggiore e Besenzone. L’obiettivo è ridurre le emissioni di gas nell’aria stoccandole in strutture sotterranee in disuso come appunto quella di Cortemaggiore-Besenzone. L’impianto di estrazione del gas metano di Eni ormai esausto dovrebbe contenere le emissioni di CO2 provenienti da alcuni degli stabilimenti Enel dislocati sul territorio nazionale. Un progetto discusso in Consiglio Regionale da Andrea Pollastri del Pdl che si dichiara fiducioso in questo piano. Più prudente Sabrina Freda di IDV, Assessore Regionale all’Ambiente: “Si deve analizzare bene la questione sicurezza e poi assicurarsi che il trasporto di questo gas attraverso le autocisterne non vanifichi il tentativo di ridurre l’inquinamento atmosferico.” Il caso era già sorto nel 2009 e aveva creato non poche polemiche. Esse riguardavano soprattutto la questione inquinamento, traffico e sicurezza. Le questioni infatti erano legate al percorso delle autocisterne incaricate di trasportare il gas e all’inquinamento da loro prodotto, oltre che al loro passaggio in paese, che qualcuno prevedeva troppo frequente. Il progetto rientra nel Programma Triennale relativo al Piano Energetico.
IL COMUNICATO DI ANDREA POLLASTRI
“Progetti troppo ambiziosi che rischiano di non trovare applicazione concreta”, l’ha detto durante il Consiglio Regionale Andrea Pollastri (PdL), intervenendo nella discussione generale sul Programma Triennale relativo al Piano Energetico.
L’azzurro ha sottolineato gli aspetti più importanti: “Gli obiettivi e le azioni sono riassumibili in due interventi principali: risparmio energetico ed incentivo alle fonti rinnovabili.”
“Da queste indicazioni di carattere generale – ha proseguito – discendono progetti più precisi: ricerca industriale, interventi per l’efficientamento energetico di privati, aree industriali, aziende agricole e degli edifici (pubblici e privati), sostegno al credito agevolato, interventi su trasporto pubblico e privato, la logistica ed il traffico su rotaia. Infine vi è l’aspetto normativo basato sulla definizione di nuove norme o revisione di quelle esistenti, la predisposizione di accordi interistituzionali e di procedure per favorire l’attuazione di quanto previsto dal Programma Triennale.”
“Tra l’altro – ha detto ancora – sono state recepite alcune richieste storiche del centro-destra: l’incentivazione alle imprese affinchè adottino criteri di risparmio energetico ed abbattimento delle emissioni; sostegno alle attività agricole affinchè si diversifichino in attività non agricole (es. allevamenti industriali); contributi per istallazione di filtri antiparticolato ai veicoli commerciali; elaborazione di una planimetria dei siti idonei e non idonei alla istallazione di impianti ad energie alternative.”
Il Programma non è però “Tutto rose e fiori”: “Esso – per Pollastri – è molto ambizioso e c’è il rischio che il tutto si riduca ad una dichiarazione di intenti. Inoltre il voler puntare unicamente sulle fonti alternative contiene il rischio reale che la produzione non riesca a coprire un fabbisogno in continua crescita.”
Il Consigliere ha anche presentato un Ordine del Giorno sul magazzino di stoccaggio della CO2 che Eni realizzerà nel sottosuolo tra i Comuni di Cortemaggiore e Besenzone: “Un progetto ambizioso ed unico in Italia – lo ha definito – su cui, però, non vi sono ancora certezze poiché non esiste un regolamento nazionale, cui compete l’individuazione delle specifiche competenze regionali sul punto.”
“Per questo – ha chiosato – invito la Giunta a prendere contatto con il Governo al fine della definizione del regolamento nazionale ed a coinvolgere nei contatti i Comuni di Cortemaggiore e Besenzone.”
Sul punto l’Assessore allo Sviluppo Economico Giancarlo Muzzarelli ha espresso piena condivisione.