Un detenuto piacentino di 60 anni, originario della Liguria, è stato brutalmente aggredito all’interno del carcere. L’uomo è stato picchiato da più persone che gli hanno procurato diverse fratture al volto. La procura ha avviato un’indagine e disposto il trasferimento dell’uomo in un altro carcere, così come per un’altra persona aggredita insieme all’uomo. Per ora, ci sono tre indagati, accusati di lesioni volontarie aggravate: un sudamericano, un nordafricano e uno slavo. Gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria della procura stanno sentendo diversi detenuti e nei prossimi giorni saranno sentiti anche alcuni agenti della penitenziaria. L’aggressione è avvenuta il primo luglio, ma in precedenza l’uomo era già stato picchiato. Quel giorno, il 60enne è stato prima picchiato, in un corridoio, mentre la persona che era con lui ha ricevuto una gomitata. Il 60enne, poi, dopo essere stato medicato in infermeria, all’uscita è stato aggredito di nuovo da altri detenuti. Gravi le lesioni riportate: fratture alla mandibola, al naso, allo zigomo, all’orbita oculare. I
l sostituto procuratore Ornella Chicca sta indagando per accertare le cause che hanno portato a un gesto così violento e anche inusuale nel nostro carcere. A individuare le prime tre persone sono state le indagini subito avviate dalla polizia penitenziaria. Intanto, la famiglia del detenuto si è affidata all’avvocato Paolo Cattadori, per tutelare il proprio congiunto. Per capire la dinamica dell’aggressione e l’importanza dei traumi sono state disposte due consulenze tecniche, una della procura e una del legale della famiglia.