Messa in sicurezza del Monte Davide, la replica del dirigente Pozzoli

Prosegue a colpi di precisazioni lo scontro tra Provincia e Regione sul via ai lavori a Monte Davide nel comune di Vernasca a seguito della frana. Ultima in ordine di arrivo quella di Stefano Pozzoli dirigente responsabile del settore Viabilità, edilizia e infrastrutture della Provincia, che in merito al non utilizzo degli 11 milioni di fondi regionali messi a disposizione nel 2010, afferma che sarebbe stato tecnicamente impossibile rispettare i 90 giorni imposti dalla Regione, poiché la tipologia di intervento richiedeva studi preliminari per garantire l’ottimale esecuzione dei lavori, con conseguente  allungamento dei tempi. Di qui lo stanziamento delle Regione di ulteriori degli 85mila euro necessari per garantire la totale copertura finanziaria.

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Il comunicato di Stefano Pozzoli, dirigente responsabile del settore Viabilità, edilizia e infrastrutture della Provincia:

“Nessun ritardo per i lavori di Monte Davide. Sarebbe stato tecnicamente impossibile rispettare i 90 giorni imposti dalla Regione, poiché la tipologia di intervento richiedeva studi preliminari per garantire l’ottimale esecuzione dei lavori, con conseguente  allungamento dei tempi. A seguito della comunicazione inviata dalla Regione, con cui si disponeva la temporanea sospensione delle procedure, la Provincia, con la somma urgenza, ha provveduto a garantire un risultato immediato, a tutela della sicurezza dell’utenza della strada provinciale e della stabilità del ripido versante a monte della stessa, sulla cui sommità – come noto – ci sono abitazioni”. E’ la precisazione del dirigente responsabile del settore Viabilità, edilizia e infrastrutture della Provincia, Stefano Pozzoli sui lavori a Monte Davide, Vernasca, avviati ieri.

 “Per Monte Davide e Gropparello – evidenzia l’ingegnere capo della Provincia – le tempistiche procedurali non avrebbero mai consentito il rispetto del termine fissato da Bologna.

Nel caso di Monte Davide, infatti, mentre si era in fase di ultimazione della progettazione in vista dell’avvio della gara (tra cinque ditte, come previsto dalle disposizioni regionali) l’aggravamento della situazione sul versante ha indotto ad operare con il sistema della somma urgenza, che necessita – per sua natura – di  risorse fresche e immediatamente disponibili. Il Presidente, sensibile a questa esigenza, ha chiesto e ottenuto l’inserimento nella variazione di bilancio, in corso di approvazione, degli 85mila euro necessari per garantire la totale copertura finanziaria”.

 “Nel caso dei lavori a Gropparello è stata richiesta – in quanto zona di vincolo – l’autorizzazione paesaggistica del Comune, sentito il parere della Sovrintendenza. Un altro elemento che ha contribuito in maniera determinante a dilatare i tempi. La Provincia di Piacenza, come sempre, ha operato nel più scrupoloso rispetto delle procedure previste e delle normative vigenti in materia di lavori pubblici”.

 

 


 

“Frana Monte Davide, Gazzolo “Non spesi 11 milioni stanziati nel 2010”

L’ass. regionale alla difesa del suolo Paola Gazzolo risponde alla dichiarazione del presidente della provincia Massimo Trespidi riguardante la frana di mote Davide nel comune di Vernasca. All’affermazione che “la Provincia fa le veci delle Regione” del presidente Trespidi riguardo la situazione di Vernasca, l’ass. Gazzolo ribatte che i fondi erano stati stanziati nel giugno 2010, per l’intero territorio emiliano-romagnolo. Circa 11 milioni di euro per oltre 53 interventi urgenti da realizzarsi in 39 comuni. I lavori dovevano essere affidati entro novanta giorni dall’assegnazione delle risorse, ossia entro l’11 settembre 2010, “ma la Provincia non ha rispettato questo termine”, spiega l’assessore regionale.

“L’accoglimento dal Tar del Lazio di un ricorso presentato da Italia Nostra e il successivo ricorso in appello davanti al Consiglio di Stato hanno inoltre determinato il ‘congelamento’ dei fondi non ancora impegnati. A differenza dei Comuni che hanno subito investito per realizzare i lavori previsti, la Provincia si è mossa con ritardo e questo ritardo ha comportato di fatto l’impossibilità di utilizzo dei finanziamenti disponibili. Impiegando le risorse in tempi più celeri, avrebbe potuto evitare di stanziarne altre provenienti dal proprio bilancio”. 
Dopo l’accoglimento della richiesta di sospensiva del giudizio del Tar da parte del Consiglio di Stato e in attesa della sentenza definitiva, “stiamo valutando con gli uffici della Regione i margini di manovra per utilizzare i fondi a disposizione”, aggiunge Gazzolo. “Visto che la giunta Trespidi ha colmato il proprio ritardo stanziando direttamente risorse dal proprio bilancio, i finanziamenti inizialmente a disposizione per l’intervento in corso a Monte Davide potranno essere destinati ad affrontare altre opere prioritarie per la sicurezza del territorio piacentino. L’attenzione della Regione verso la situazione del dissesto franoso che coinvolge il comune di Vernasca è comunque confermata dallo stanziamento di ulteriori 300 mila euro per ulteriori opere da svolgere a Monte Davide nell’ambito del Piano triennale per la prevenzione del dissesto idrogeologico, presentato in Regione lo scorso 21 giugno. Ho ritenuto doverosa questa precisazione – conclude l’assessore Gazzolo – a garanzia della leale collaborazione istituzionale tra i diversi livelli di governo”.