Costruire la facoltà di Medicina e Chirurgia a Piacenza. E’ con questo obiettivo che il preside della facoltà di Parma Loris Borghi ha incontrato questa mattina il presidente della Provincia Massimo Trespidi e l’assessore PierPaolo Gallini. Il docente era accompagnato dall’assistente Antonio Nouvenne.
Per il professor Borghi le condizioni per la realizzazione di una classe di studenti a Piacenza già ci sono: la tendenza a una sempre maggiore territorializzazione dei servizi medici, collaborazioni già in atto tra Parma e Piacenza (già attivi nel piacentino i corsi di infermieristica e fisioterapia, tanti specializzandi di Parma operano al Guglielmo da Saliceto), la forte volontà – già in parte verificata “sul campo” – manifestata dalle istituzioni, ad ogni livello. Massima la disponibilità manifestata dal presidente Trespidi.
“Da parte nostra c’è enorme interesse verso un progetto di questo tipo – ha sottolineato Trespidi -. E’ una grande opportunità per qualificare ulteriormente la nostra offerta universitaria, già ricca. Le condizioni ci sono tutte: abbiamo grandi potenzialità e ottime professionalità. Tra le altre cose le strutture non mancano. Una su tutte: l’ospedale militare. Nella trattativa con la Difesa è importante esibire richieste mirate su progetti, piuttosto che chiedere immobili e strutture e pensare solo dopo a cosa debbono ospitare”. “La Provincia – ha precisato Trespidi – intende mettere in campo le proprie specifiche funzioni di coordinamento per raccordare istituzioni ed enti verso il traguardo comune della facoltà di Medicina e chirurgia a Piacenza”. “Questa volta sono convinto che ce la possiamo fare” ha concluso il prof Borghi.
Risoluzione di Carini (Pd): “Facoltà di Medicina di Parma in pericolo dalla Riforma Gelmini, accordo con Piacenza per il rilancio”
Il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Carini è firmatario di una risoluzione presentata oggi in Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna per il rilancio e il sostegno della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Parma, minacciata dalla riforma Gelmini: “Il suo rafforzamento passa per un forte raccordo con il territorio piacentino”.
“La Facoltà di medicina di Parma – afferma il consigliere Carini – è un polo importante della formazione universitaria medica riconoscibile in tutto il territorio nazionale. Nonostante questi ottimi risultati, la facoltà oggi vive un momento di forte incertezza legato alla riforma Gelmini, che ha ridotto notevolmente le risorse a disposizione delle università e che intende ridurre il numero delle facoltà di Medicina e Chirurgia. Per evitare l’ipotizzata perdita della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Parma, che rappresenterebbe un forte danno per la nostra comunità sul piano culturale e su quello economico, si potrebbe rilanciare e rafforzare la Facoltà promuovendo un forte raccordo col territorio di Piacenza, in modo che esso possa mettere a disposizione le proprie competenze al servizio dell’intero territorio nord-occidentale della regione, finendo per valorizzare eccellenze e buone prassi ad oggi collocate in un proficuo rapporto con il privato-sociale pienamente rispondente ad un principio di sussidiarietà-sinergia.”
“Con questa risoluzione – conclude Carini – impegniamo la Giunta regionale a riconoscere le peculiarità e la storia della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Parma, che può potenziarsi anche al di fuori del territorio della provincia parmense. Chiediamo che la Giunta solleciti le istituzioni provinciali, comunali, le fondazioni bancarie, le realtà del privato sociale e le organizzazioni imprenditoriali affinché condividano e supportino tale progetto. Chiediamo infine che venga promossa l’istituzione di un polo medico-scientifico-formativo per i territori di Parma e Piacenza e che venga garantita l’inscindibilità delle funzioni assistenziali e di ricerca scientifica.”