Caso TNT: il tavolo fallisce, le cooperative non firmano nullla

Nessun accordo tra le cooperative e i sindacati. Il tavolo indetto per discutere della situazione dei facchini della TNT è fallito. Le cooperative infatti sostengono che le critiche dei lavoratori riguarderebbero in realtà il normale sistema di lavoro “a chiamata”, nella forma prevista dal contratto nazionale sottoscritto da CGIL, CISL e UIL. Proprio da questo sistema è nata la polemica che ha portato allo sciopero di 5 ore Venerdi scorso: l’attività degli impiegati si snoda tra momenti di massimo lavoro e pause anche di alcune ore non pagate. Una situazione che lascia insoddisfatti i dipendenti inseriti nelle cooperative Stella e Vega. Queste ultime si sono limitate a prendere un impegno informale senza però firmare alcunché. Intanto un altro timore si aggira tra i facchini della TNT: l’azienda avrebbe infatti assunto 200 nuovi operai. La motivazione ufficiale è la necessità di rimpiazzare i lavoratori in ferie estive, ma gli attuali dipendenti temono che si tratti della volontà da parte dell’azienda di sostituire i lavoratori in agitazione.

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