Presunti danni dopo isterectomia:contro denuncia del medico per calunnia

In genere sono i pazienti a denunciare il medico. In questo caso è stato il contrario. Una donna, nel 2007 aveva querelato il medico Emilio Bosoni, un ginecologo, per un’isterectomia che le avrebbe provocato danni. Nel gennaio 2009, però, il gip aveva archiviato la vicenda scagionando il medico, dopo una consulenza tecnica. Il camice bianco, allora, aveva deciso di querelare a sua volta la paziente, accusandola di calunnia. Oggi si sarebbe dovuto concludere il processo, ma il giudice Adele Savastano – dopo un duro scontro tra le parti civili e la difesa della donna – ha deciso di rinviarlo e ascoltare come testimone una ostetrica di Castelsangiovanni. La donna sarebbe quella che ha riferito che alla donna fosse stato sfondato l’utero.

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La vicenda cominciò nel novembre del 2006. Il 9 una donna di 52 anni, venne operata una prima volta, a Castelsangiovanni, a causa di alcune emorragie. Dopo tre giorni di degenza, però, l’emorragia si ripresentò e la donna venne trasportata a Piacenza e operata di nuova da Bolzoni che le tolse l’utero. In aula, ieri, sono stati ascoltati lo stesso medico, il marito e la figlia della donna, e un’amica. Secondo i parenti, il medico perforò l’utero della donna e tagliò un rene – come venne detto loro in ospedale – e cercò di riparare al danno, ammettendo il fatto davanti a loro. I legali della donna, gli avvocati Mariano Clementoni e Vincenzo Cani, hanno sostenuto che la perizia li ha lasciati perplessi e che era strano che il medico avesse scritto nel referto che non era stato perforato l’utero. Mario Montermini, invece, legale di Bosoni, ha sostenuto che il camice bianco venne aggredito e preso per il bavero e accusato di aver rovinato la 52enne.