Manifestazione in corso di fronte alla ditta di trasporti Tnt di via Dossarelli. Quasi un centinaio di facchini, in gran parte nord africani, sta bloccando i cancelli della ditta per impedire l’ingresso dei camion.
All’origine del sit, contro l’azienda e le cooperative Stella e Vega (gruppo Cogesco) che gestiscono il personale, le condizioni salariali precarie. Sul posto volanti polizia, carabinieri e il vicario del Questore per cercare di gestire la situazione e tentare un incontro tra i rappresentanti sindacali e le dirigenze aziendali.
Dalle testimonianze raccolte sembra che ai lavoratori non venga applicato il contratto collettivo nazionale e che la maggior parte di loro ricevano una busta paga regolare di 57 euro, il resto dello stipendio in nero.
Fabio Zerbini, coordinatore provinciale dei Cobas a Milano “C’è gente assunta che aspetta qua fuori anche cinque ore per poi magari non essere chiamata. Chiediamo che questa chiamata, che ricorda una forma di neoschiavismo, cessi subito e che venga ripristinato il diritto a lavorare 168 ore al mese come stabilisce il contratto”.