I rifiuti di Napoli non arriveranno a Piacenza. Le 5 mila tonnellate che la Regione avrebbe acconsentito a ricevere saranno infatti smaltite (o per meglio dire riconvertite) nella struttura di Ostellato (Ferrara). Si tratta di rifiuto umido, che verrà recuperato come biostabilizzato per la copertura della discarica stessa. Inoltre il sistema regionale scaricherà il sito di Ostellato, in modo che non vi sia un aggravio troppo consistente. Si tratta di 5 mila tonnellate in 90 giorni, cioè lo 0,2% dei rifiuti che vengono smaltiti normalmente in Emilia Romagna. E’ stata prevista anche una cifra al ristoro del comune (20 euro a tonnellata, per complessivi 100 mila euro) ed i controlli Arpa previsti per quando arriverà il materiale e poi uscirà dal trattamento per essere avviato al riutilizzo, per assicurarsi che sia un tipo di prodotto stabile.
LA MOZIONE DELLA LEGA NORD – Una mozione che impegni la Provincia a non accettare anche in futuro i rifiuti da altri territori. In particolare per quanto riguarda quelli di Napoli. E’ questa la proposta della Lega Nord piacentina, presentata oggi in via Garibaldi, nella quale è contenuto un secco no al trasporto nel Termovalorizzatore di Tecnoborgo dei rifiuti campani. Non solo una questione di merito, ma anche motivata dai dati statistici. Quella di Piacenza, sempre secondo la Lega Nord, sarebbe la provincia con più incidenza di tumori per neoplasia della Regione e non avrebbe niente da guadagnare neppure dal punto di vista economico da questo smaltimento extra. L’unico a guadagnarci sarebbe Iren, come sintetizzato dal segretario provinciale del Carroccio, Pietro Pisani.