AGGIORNAMENTO – E’ comparso oggi davanti al procuratore della Federcalcio Stefano palazzi l’ex biancorosso Carlo Gervasoni, ritenuto dall’accusa di Cremona un personaggio chiave per la combine di Atalanta-Piacenza. L’avvocato di Carlo Gervasoni ha già spiegato alla stampa che “tutto è andato bene”, ma non possiamo dire nulla.
ORE 11 – Calcio scommesse – Oggi davanti al procuratore della Figc Stefano Palazzi sarà interrogato l’ex biancorosso Gervasoni per spiegare la sua posizione in merito alla gara Atalanta – Piacenza. Incontro su cui sta indagando da giugno la Procura di Cremona. Intanto ieri doveva essere il giorno dell’interrogatorio di Beppe Signori, ma è slittato a lunedì 11 luglio. Ieri invece sono stati sentiti: il calciatore dell’Ascoli Vincenzo Sommese, il titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani e l’ex calciatore Stefano Bettarini. Oggi sulla Gazzetta della Sport sul tema è intervenuto anche il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, con una lunga intervista dove fa capire che la tesi dei millantatori non sta in piedi e che le indagini sui telefonini starebbero fornendo elementi pesanti per gli indagati. Ricordiamo che l’ex portiere Paoloni aveva dichiarato di essersi finto su skype per Quadrini, centrocampista del Sassuolo e per la punta Corvia. E’ probabile che l’analisi sul telefonino abbia dato altri riscontri.
Crisi Ascoli calcio.
Il Piacenza rimane alla finestra per capire quale sia la reale situazione dell’Ascoli e se di conseguenza potrebbe esserci un eventuale ripescaggio. Intanto sembra che la società marchigiana abbia avuto la concessione per la fideiussione di 800 mila euro che serve per l’iscrizione in serie B. Le difficoltà invece rimangono per trovare i 2 milioni di Euro che servono per pagare le ritenute Irpef. Se l’Ascoli non dovesse farcela entro il 12 luglio potrebbe essere escluso dai campionati come accadde l’anno scorso all’Ancona. Il ripescaggio del Piacenza quindi dovrebbe essere automatico, anche se la lega di Serie B potrebbe rovinare i sogni biancorossi varando una formula per portare il campionato a 21 squadre e in tre anni farlo diventare di 20.