Rivergaro, la Lega Nord denuncia: “Piazza Paolo immersa dai rifiuti”

“Per la seconda volta consecutiva, dopo una manifestazione in Piazza Paolo, ci si ritrova la mattina seguente con una piazza indecente.” La denuncia arriva dal consigliere comunale leghista Claudio Faccini. “Una volta con le sedie sparpagliate per la piazza occupando i parcheggi e la sede stradale, la seconda volta con spazzatura ovunque (vassoi,bottiglie vuote,bottiglie di vetro rotte).” I fatti risalgono a domenica scorsa. “Appena arrivato in piazza, indignato, dopo avere telefonato al signor sindaco e all’assessore competente, ho cominciato a spazzare la piazza di persona, aiutato da alcuni compaesani. L’ho fatto volentieri, perché amo il mio paese, ma la situazione non è più tollerabile. Chi organizza o rilascia i permessi per le manifestazioni, deve rassicurarsi prima della manifestazione stessa, che il luogo pubblico occupato venga lasciato in perfette condizioni, magari facendo pagare una cauzione agli organizzatori, o comunque organizzando in precedenza, e non la domenica mattina dopo una mia telefonata, la pulitura dello spazio occupato. Vogliamo o no che Rivergaro torni ad essere il salotto della Valtrebbia? Di  questo passo sicuramente non ci si riesce”.

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Faccini porterà il caso nel prossimo consiglio comunale. “Presenterò un’interrogazione sulla vicenda, nella quale mi farò portavoce di tutti quei cittadini rivergaresi e di quei commercianti indignati che mi hanno contattato per far sì che questo scempio non si riproponga”.

E, alla luce dei recenti fatti riguardanti i rifiuti campani, Faccini non risparmia una critica al vice sindaco di Rivergaro, Mauro Rai. “Come non pensare che il vice sindaco di Rivergaro sia proprio quel Mauro Rai, che nella veste di presidente di Iren, nei giorni scorsi ha annunciato la disponibilità del termovalorizzatore di Piacenza di bruciare i rifiuti napoletani. Invece di pensare alla spazzatura partenopea, farebbe meglio a ricordarsi di Rivergaro.”

Ma a tale affermazione risponde lo stesso Rai, che spiega: “Non ha senso puntare il dito contro Iren, noi siamo una società e come tale dobbiamo sottostare per primi alle scelte delle amministrazioni, per cui la polemica di Lega Nord non è giustificata.” Rai infatti spiega che il massimo che Iren può fare è rispondere in merito alla possibilità o meno di bruciare altri rifiuti da parte del nostro termovalorizzatore di Tecnoborgo: “Se verremo interpellati daremo il nostro parere tecnico, ma non possiamo che limitarci a questo”, conclude Rai. La scelta insomma è solo della Regione Emilia Romagna.

Lega Nord aveva coinvolto Iren nella decisione anche in un altro comunicato:

“I piacentini non sono disposti a respirare fumi e miasmi della combustione dei rifiuti di Napoli e l’inquinamento da traffico pesante causato dai trasporti. Non è Iren a esprimere la volontà popolare e non sarà Iren a decidere se bruciare la monnezza partenopea. Dopo che la sinistra si è battuta per l’acqua pubblica, oggi accetta che il tema rifiuti diventi oggetto di valutazioni anche economiche, che cozzano contro il prioritario diritto alla salute dei cittadini”. Così la segreteria provinciale della Lega Nord commenta la notizia della disponibilità – manifestata ieri in conferenza stampa da Comune e Iren – allo smaltimento dei rifiuti di Napoli a Tecnoborgo.  “La Pianura Padana è la regione più inquinata d’Europa. I cittadini non possono e non devono sobbarcarsi il frutto delle colpe di altri. Non c’è solidarietà senza buon senso – sottolinea la segreteria del Carroccio –. Sorprende l’assenso ideologico di una sinistra che non si fa il benché minimo scrupolo di considerare l’impatto sulla salute pubblica delle sue scelte, improntate al solito – e dannoso – assistenzialismo. Converrebbe, piuttosto, utilizzare le dovute cautele, a partire dall’attenta valutazione dei riscontri del registro tumori locale che, una volta operativo, ci dirà quanto i fumi del termovalorizzatore gravano sulla salute dei piacentini, e quale ulteriore danno potrebbe provocare un aumento della sua portata”. “Quella dei rifiuti di Napoli non è un’emergenza, ma un fenomeno che si trascina da anni. Da parte dei politici locali non vi è stata ancora la capacità, o la volontà, di risolvere il problema. A complicare il quadro ci si mettono pure le mani della criminalità organizzata. In ogni caso la nostra solidarietà non verrà meno: siamo pronti ad offrire la nostra collaborazione fornendo tecnologie e suggerimenti per aiutare il popolo partenopeo a smaltire i propri rifiuti in loco”.