Mozione \”bollette dell\’acqua\”, Raggi: delusione per l\’astensione del Pd

Il consigliere dell’Italia dei Valori Samuele Raggi torna sulla questione della mozione che l’IdV ha presentata in Provincia e che chiedeva l’impegno del presidente Trespidi sull’Ato per fare cancellare dalla bolletta dell’acqua quella quota del 7 per cento sulla remunerazione del capitale investito, in coerenza con quanto hanno chiesto i cittadini votando 27 milioni di Sì al referendum del 12 e 13 giugno. La mozione in questione è però stata votata solo dall’Idv e dal consigliere Bruno Ferrari mentre i consiglieri di Pd e Nuovo Ulivo si sono astenuti. Pdl e Lega, invece, hanno votato contro. Al consigliere Raggi e all’Idv, che nei giorni scorsi hanno manifestato il loro disappunto per il voto di astensione del Pd e di quello contrario della Lega, non va però giù la controreplica del capogruppo Marco Bergonzi che ha giustificato l’astensione del suo partito facendone una questione di “metodo”.

Radio Sound

<Siamo rammaricati – afferma il capogruppo provinciale dell’Idv Raggi – del fatto che il capogruppo del Pd Bergonzi, dopo essersi astenuto sulla mozione presentata dal sottoscritto, non abbia trovato migliore giustificazione che quella di affermare di non avere condiviso con noi i contenuti della mozione stessa prima che venisse depositata. Ci sembra francamente una spericolata arrampicata sugli specchi. Bergonzi però dovrebbe uscire dal linguaggio del politichese e spiegare a tutti i cittadini come mai il Pd, forse a sua insaputa, ha sostenuto i referendum (seppure a poche settimane dal voto), se poi si astiene quando si tratta di mettere in pratica quello che i cittadini hanno chiesto con il loro voto. Risulta difficile infatti credere che l’astensione dei democratici sia dovuta solamente ad una questione di mancata condivisione preventiva, visto che la mozione riprendeva fedelmente il secondo quesito referendario sull’acqua. A questo punto ci chiediamo se il tanto sbandierato, quanto tardivo, sostegno del Pd ai referendum non sia stato motivato solo da opportunismo politico, a partire dal voler mettere il cappello sulla vittoria, senza però nessuna reale volontà di impegnarsi per mettere in pratica ciò che 27 milioni di persone hanno chiesto.

Samuele Raggi

Consigliere provinciale e capogruppo

Italia dei Valori

Piacenza