AGGIORNAMENTO – L’assessore alla Cultura Paolo Dosi parteciperà questa sera, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, agli eventi che si terranno a Ravenna per ricordare le due vittime della tragedia che ha colpito il gruppo gruppo di giovani acrobati africani del Koinonia Children Team, George Munyua Gathuru di 15 anni e il volontario di Amani Marco Colombaioni di 28 anni.
Alle 19 si terrà, come da programma, lo spettacolo del Ravenna Festival che vedrà in scena i ragazzi kenioti della compagnia cui faceva parte anche il piccolo George, che hanno deciso di mantenere l’impegno anche per onorare il compagno scomparso. Alle 20, al teatro Rasi di Ravenna, è stata organizzata la cerimonia ufficiale: dopo il discorso del sindaco Fabrizio Matteucci, sono previsti gli interventi dell’assessore alla cultura Oudad Bakkali e della presidente di Ravenna Festival Cristina Muti. Una volta terminata la cerimonia inizierà nel capoluogo romagnolo un Consiglio comunale speciale, aperto da un minuto di silenzio in ricordo delle vittime, durante il quale l’assessore Paolo Dosi terrà un’allocuzione ufficiale in rappresentanza della città di Piacenza.
- Dignità e generosità: sono due gli insegnamenti che anche questa sera i ragazzi del Koinonia Children Team e i loro giovani accompagnatori italiani hanno dato a tutti noi. Quella che doveva essere una serata di festa si è così trasformata in un’occasione di riflessione per quanti a Ravenna come a Piacenza, hanno lavorato da due anni a q uesta parte per la realizzazione di un grande evento in grado di portare attraverso la musica, speranza e futuro in Africa.
- Il progetto che unisce le nostre due città, Piacenza e Ravenna, alla capitale del Kenya Nairobi ha preso avvio due anni fa, proprio in questi giorni, durante il Ravenna Festival. Di fronte alla proposta di unire la bellezza della musica più alta a un percorso di solidarietà rivolto a sostenere importanti esperienze missionarie, il maestro Muti e la signora Cristina non hanno esitato a rispondere positivamente, con convinzione ed entusiasmo.
- E così, nel dicembre 2009, un indimenticabile concerto diretto dal maestro Muti al Teatro Municipale di Piacenza, ha acceso i riflettori sui protagonisti di realtà missionarie che condividono quotidianamente, e nell’anonimato, le fragili vite di chi è stato marginalizzato dalla storia. Quel concerto, che coniugava la bellezza con il pane quotidiano, sembrava essere un traguardo definitivo, fino a quando non è pervenuta la proposta che pareva una sfida impossibile: tenere l’edizione 2011 del concerto delle “Vie dell’amicizia” a Nairobi.
- Da subito abbiamo capito come per vincere la sfida sarebbe stato necessario un coinvolgimento dei protagonisti convinto e corale. Quanto è accaduto da allora è stato un percorso tanto faticoso quanto entusiasmante: portare nel cuore dell’Africa la bellezza superba della musica per offrirla a tutti, anche a coloro che tutti i giorni devono fare i conti con la sopravvivenza. Attraverso la musica abbiamo visto la possibilità di sostenere progetti sanitari e formativi che portassero sollievo, per quanto piccolo di fronte alla dimensione del bisogno, e creassero legami duraturi nel tempo.
- Ma ogni dono è compiuto solo se è reciproco: e così anche noi, a Piacenza come a Ravenna, ci siamo preparati a ricevere la bellezza della cultura africana, attraverso l’espressione dei danzatori, acrobati e percussionisti del Koinonia Children Team. La presenza di questi ragazzi, capaci di trasmettere la gioia di vivere nonostante le grandi difficoltà, ha generato nelle nostre comunità una grande attesa, oggi drammaticamente compromessa da quanto accaduto nelle acque di Marina di Ravenna.
- Il nostro progetto, nato come investimento nel futuro e nella vita, ha dovuto fare i conti con l’imponderabile presenza della morte. Però questo evento, per quanto tragico, non può farci dimenticare come prevalga ancora la volontà di vivere. Il piccolo George sarà ricordato dai suoi amici che si esibiranno per renderlo presente attraverso i loro canti e le loro danze. Il sacrificio di Marco deve essere interpretato come un atto di vita: una vita persa per consentire che altri la conservassero.
- La comunità piacentina, che si è preparata in questi mesi ad accogliere con grande affetto i piccoli amici di Nairobi, è stata profondamente colpita da quanto accaduto. Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi lo ha detto: “I nostri cuori dovranno ora essere ancora più grandi e dovranno battere ancora più forte”. Per questo siamo qui oggi: la comunità piacentina e quella ravennate si sentono infatti ancora più vicine, unite dal dolore, ma anche dall’impegno a moltiplicare gli sforzi per sostenere concretamente quei progetti utili a ridurre povertà e ingiustizia e a dare nuova forza a quelle idee di condivisione in cui Marco e George credevano.
AGGIORNAMENTO – “Una reazione che sia d’esempio a tutti”. Queste le parole dell’assessore alla cultura Paolo Dosi, nel commentare la forza con la quale gli altri membri dei Koinonia Children hanno reagito alla tragedia. Oggi, infatti, dopo che neppure ventiquattro ore fa il quindicenne George Munyua Gathuru è deceduto a pochi metri dalla riva a Marina di Ravenna, il gruppo di giovani kenioti si è già rimesso al lavoro per provare lo spettacolo che a tutti i costi vogliono portare in scena il 5 luglio a Piacenza. “I ragazzi oggi hanno provato e intendono esibirsi, come programmato, sia a Ravenna che a Piacenza anche per ricordare i ragazzi che sono morti”, così Dosi, che ha poi annunciato che il comune sta valutando se essere presente, con un comunicato o fisicamente, ai Consigli comunali straordinari, indetti per domani a Milano e Ravenna, appunto per ricordare gli scomparsi. Ricordiamo che nell’incidente, avvenuto nelle acque ravennati è venuto a mancare anche Marco Colombaioni, di 28 anni, volontario dell’associazione Amani. Un riconoscimento al giovane africano scomparso, ma anche al giovane italiano che con gesto eroico è riuscito a salvare ben due ragazzi che si sono trovati in difficoltà in acqua, in quel momento di gioia tramutatosi in tragedia.
Un tremendo incidente in mare, avvenuto nella tarda mattinata a Marina di Ravenna, ha coinvolto la compagnia di giovani kenioti in Italia per partecipare, tra gli altri eventi in programma, al concerto benefico pro Kenya le Vie dell’Amicizia, diretto dal maestro Riccardo Muti, previsto per il 6 luglio a Piacenza.
Il gruppo di giovani acrobati tra i 12 e i 16 anni del Koinonia Children Team, accompagnati in Italia dall’associazione di padre Kizito Sesana, stava facendo il bagno, quando forse per il mare molto mosso è stato coinvolto nel tragico evento.
Il bilancio è di due annegati, un quindicenne kenyota e Marco Colombaioni, accompagnatore volontario di 28 anni di Milano. Quattro i ragazzi africani ricoverati all’ospedale Santa Maria delle Croci, di cui almeno uno in condizioni critiche.
Sul luogo della sciagura si è recata anche la direttrice del Festival, Cristina Mazzavillani Muti.
Il comunicato del sindaco di Piacenza Roberto Reggi
“Una tragedia gravissima che mi rattrista profondamente”. Con queste parole il sindaco Roberto Reggi commenta la sciagura che ha colpito stamane a Ravenna i ragazzi di padre Kizito: “Anche a nome della comunità piacentina desidero esprimere tutto il mio dolore e la grande costernazione verso quei ragazzi che avrebbero dovuto esibirsi nei prossimi giorni nella nostra città e che il mare ha strappato alla vita. E’ importante, in momenti come questi, esternare sì i sentimenti di grande commozione e di forte tensione morale, ma è ancor più doveroso essere vicini, non solo alle giovani vittime, ma anche a chi sta loro accanto. Il cuore di Piacenza sarà ancora più grande e batterà ancora più forte”.