Raggiunto l’accordo con Marcello Ghizzinardi (classe ‘71), nuovo assistente allenatore per la stagione 2011-2012.
Marcello, reduce dalla promozione dalla B alla A Dilettanti con Vado Ligure in qualità di head coach, ha intrapreso il proprio cammino tra le fila dell’Assigeco Casalpusterlengo, prima in veste di allenatore del settore giovanile, poi come guida della prima squadra, con la quale vinse, proprio durante la stagione 2002/2003, la Coppa Italia di serie B contro Veroli. L’anno successivo coach Ghizzinardi riuscì ad ottenere la promozione in serie B d’eccellenza, sempre con Casalpusterlengo, dove rimase anche le tre stagioni seguenti, prima di trasferirsi, nel novembre 2007, a Gragnano, anch’essa militante in B d’eccellenza. Due anni fa in quel di Fidenza (categoria A dilettanti), la sua squadra ha terminato il campionato al dodicesimo posto al termine della regular season.
Ghizzinardi a Piacenza ritrova Fabio Corbani, allenatore con il quale ha già vissuto innumerevoli esperienze durante gli anni passati insieme a Casalpusterlengo.
Quattro chiacchiere con Marcello Ghizzinardi
Marcello , svelaci cosa sta dietro alla tua scelta di approdare a Piacenza.
”Oggi la vostra città può essere considerata una della migliori piazze del Paese, qui veramente si respira la voglia di produrre basket. Mi piace sapere che ci sia una programmazione ben definita, gestita da dirigenti storici ai quali si è affiancato anche Sambugaro, esperto conoscitore della pallacanestro. A Piacenza ritroverò pure Fabio Corbani, con il quale ho già lavorato per anni in precedenza. “
Che ricordi hai dell’esperienza con Fabio?
“Da lui ho imparato tanto, se ho girato l’Italia è stato anche per merito suo, i suoi insegnamenti sono stati utilissimi. Con Fabio si lavora duro, e questa cosa mi stimola molto perché aiuta a crescere e a migliorarsi sempre.”
Dopo aver ottenuto varie promozioni e anche una Coppa Italia da primo allenatore, quest’anno torni a vestire i panni del vice.
” Si, sarà un’avventura esaltante, in ogni stagione bisogna trovare motivazioni nuove e quella di abbracciare la causa di Piacenza mi è sembrata la più coinvolgente.”
Da ultimo, tu e Fabio dovrete rivolgere le vostre attenzioni anche al settore giovanile, quale formula pensi sia necessaria per fargli compiere il salto di qualità?
“ Il lavoro sul settore giovanile è sempre molto delicato, richiede tempo, pazienza e preparazione. Io penso che avere in Città una squadra ad alto livello come l’UCP possa spingere tanti ragazzi ad appassionarsi alla pallacanestro. Una volta poi che si ha la quantità, allora bisognerà investire sulla qualità, per fare emergere i talenti che il vivaio presenta.”