Infiorata del corpus domini a Veleia tra sacro e profano

Ad una settimana dall’inizio del Festival di teatro antico (al via il 2 luglio con un evento inedito per il foro veleiate: un appuntamento con la grande musica, con Maddalena Crippa accompagnata da 35 orchestrali nell’opera di Benda, Medea), Veleia diventa teatro di una grande festa estiva.

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Domenica 26 giugno infatti, in occasione della Processione del Corpus Domini, l’antica pieve che sovrasta l’area archeologica si trasforma in un meraviglioso, spettacolare, tappeto di fiori.

Gli infioratori, abitanti di Veleia che si tramandano da generazioni l’antica arte, stanno lavorando da settimane per progettare e creare i quadri di arte sacra composti con petali di fiori, rigorosamente e secondo la tradizione realizzati utilizzando esclusivamente fiori selvatici raccolti nella zona e ispirati ad un particolare tema (quest’anno il Padre Nostro).

La tradizionale “infiorata” del Corpus domini, caratteristica di molti antichi borghi italiani, si arricchisce a Veleia, in virtù dell’adiacenza della pieve al “museo a cielo aperto”, di un imperdibile appuntamento con l’archeologia: la suggestiva processione negli scavi (dopo la messa delle 10.15), un rito che unisce, nella dimensione della festa, il sacro della cerimonia cristiana e il profano dei resti della religione pagana (di cui gli scavi conservano traccia).

Per tutto il pomeriggio di domenica inoltre nell’area archeologica ci saranno visite guidate gratuite al sito e all’antiquarium.

Un’occasione culturale, religiosa e di folklore arricchita anche dalla parentesi godereccia: dalla tarda mattinata fino a sera infatti saranno attivi stand enogastronomici con piatti della cucina tipica e vini della valchiavenna.

Anima e promotrice dell’evento la Pro Veleia, un’associazione meritoriamente impegnata da anni nella promozione dell’area.