La crisi economica è così profonda che per alcune piccole aziende “l’evasione fiscale è uno strumento di sopravvivenza”. Lo ha affermato il generale Domenico Minervini, comandante della Guardia di finanza dell’Emilia-Romagna, nel discorso pronunciato in occasione della celebrazione del 237esimo anniversario della fondazione del corpo in piazza San Francesco a Bologna.
Minervini ha ricordato che “l’obiettivo strategico e primario” della Gdf è la lotta all’evasione fiscale, che sta assumendo “dimensioni allarmanti e crescenti”, a maggior ragione “in uno scenario di crisi economica profonda”. Le Fiamme gialle, pero’, hanno sempre più lavoro anche sul fronte della fiscalità internazionale e del controllo della spesa pubblica.
DI SEGUITO I DATI REGIONALI PRESENTATI DALLA GUARDIA DI FINANZA:
La tutela della sicurezza economico – finanziaria, in tutte le sue diverse manifestazioni, rappresenta il fattore caratterizzante ed unificante delle molteplici e diverse proiezioni operative del Corpo: dalla lotta all’evasione fiscale al controllo della spesa pubblica, dal contrasto alla criminalità economica ed organizzata alla tutela del mercato dei capitali e dei beni e servizi.
La crisi economica dell’ultimo biennio ha evidenziato come l’evasione fiscale, il sommerso, le frodi sui finanziamenti pubblici, la criminalità organizzata, il riciclaggio, l’abusivismo finanziario, le truffe in danno dei risparmiatori e la contraffazione, oltre ad essere terreno fertile per l’illegalità, rappresentino una minaccia per la stabilità del sistema sociale e produttivo, in quanto mettono in pericolo, contemporaneamente, i conti pubblici, le politiche di sviluppo, le prospettiva di crescita delle imprese e le fasce più deboli della popolazione.
E’ necessario, quindi, per ristabilire un clima di fiducia nel mercato e sostenere la ripresa economica, riaffermare l’importanza del rispetto delle regole di equità fiscale e di concorrenza leale.
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In tale contesto, le Fiamme Gialle operanti in Emilia – Romagna, nei primi 5 mesi dell’anno in corso, hanno effettuato, in tutti i settori istituzionali, 8.925 interventi che hanno consentito di verbalizzare 10.080 soggetti e trarre in arresto 161 persone, per varie fattispecie di violazioni amministrative e penali.
TUTELA DELLE ENTRATE
La lotta all’elusione e all’evasione fiscale è l’obiettivo prioritario della missione di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza. Il Corpo ha concentrato le proprie risorse sui fenomeni più rilevanti, quali l’economia sommersa, le frodi fiscali e l’evasione fiscale internazionale, al fine di limitare i gravi danni che questi producono, non solo al bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali, ma anche al sistema economico nel suo complesso, a causa della concorrenza sleale esercitata in pregiudizio degli operatori rispettosi delle regole.
Sono state eseguite complessivamente 921 verifiche e 1.856 controlli fiscali, che hanno consentito di individuare redditi sottratti all’imposizione per oltre 1,1 miliardi di euro ed I.v.a. evasa pari a 245 milioni di euro.
La lotta all’economia sommersa registra un bilancio di 199 evasori totali e 46 paratotali che hanno occultato al fisco ricavi e compensi per un totale di oltre 754 milioni di euro ed I.v.a. per oltre 90 milioni di euro.
In relazione ai reati fiscali (omessa dichiarazione dei redditi, fraudolenta o infedele dichiarazione, emissione ed annotazione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di documenti contabili), sono state denunciate 360 persone (di cui 5 tratte in arresto) ed accertate 420 violazioni.
Sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, l’efficace collaborazione intercorsa tra il Comando Generale del Corpo e le corrispondenti autorità estere ha consolidato ed accresciuto ulteriormente i risultati conseguiti nel 2010, nel contrasto ai paradisi fiscali ed agli illeciti transnazionali.
Le frodi fiscali ed il trasferimento occulto di capitali all’estero sono condotte antigiuridiche che possono essere indicative non solo di occultamento di ricchezze all’Erario, ma anche di riciclaggio o reinvestimento di proventi illeciti, costituzione di riserve occulte ed intestazione fittizia di patrimoni accumulati dalle organizzazioni criminali.
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Sono stati, quindi, avviati e sviluppati importanti filoni investigativi su liste di soggetti e società già individuati in Italia e all’estero, ivi compresi quelli che hanno trasferito capitali ed attività finanziarie in paradisi fiscali, tra cui spiccano i noti:
Filone PESSINA: relativo alla lista di quasi 600 nominativi con disponibilità finanziarie all’estero, comprensiva di coordinate bancarie con l’annotazione dei relativi movimenti, sequestrata all’Avvocato svizzero Fabrizio Pessina.
L’hard disk presente nel portatile sequestratogli è stato esaminato allo scopo di individuare soggetti italiani che si sono avvalsi dello studio legale elvetico per occultare i propri proventi tramite società off- shore. Nei confronti degli stessi è stata iniziata, a suo tempo, attività operativa per impedire loro di avvalersi dello “scudo fiscale”.
Delle 60 posizioni riguardanti la Regione, ne sono state analizzate 38.
Piano GINEVRA (lista Falciani): elenco dei detentori di disponibilità finanziarie presso la HSBC Bank di Ginevra, acquisita presso l’amministrazione fiscale francese attraverso i canali della collaborazione informativa.
Delle 343 posizioni riguardanti la Regione, ne sono state analizzate 249.
L’attività investigativa posta in essere ha consentito di accertare, nel complesso, violazioni per oltre 272 milioni di euro ai fini dell’imposte sui redditi ed oltre 45 milioni in materia di Iva.
La lotta al lavoro nero investe la tutela della sicurezza economico – finanziaria sotto diversi profili. E’ un fenomeno, infatti, che difficilmente si presenta isolato poiché è connesso ad altre manifestazioni di illegalità che spaziano dall’evasione fiscale e contributiva allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, dalle frodi in danno al sistema previdenziale alla produzione e commercio di merce contraffatta. La piena consapevolezza degli effetti negativi del lavoro nero, spinge il Corpo a mantenere alta l’azione
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di contrasto adottando una strategia operativa che mira a colpire tutti i diversi profili illeciti connessi allo sfruttamento dei lavoratori irregolari.
L’attività di contrasto posta in essere, attraverso 111 interventi, ha consentito di individuare 304 lavoratori in nero e 199 lavoratori irregolari.
CONTROLLI STRUMENTALI
Nel corso dei 14.590 controlli strumentali (scontrini e ricevute fiscali) sono state rilevate 4.428 violazioni, pari al 30% degli interventi. In 110 casi è stata proposta all’Agenzia delle Entrate la sospensione (da 3 a 30 giorni) della licenza a carico di esercenti per i quali sono state riscontrate, in 5 anni, almeno quattro mancate emissioni dei documenti fiscali.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica nazionale e delle frodi comunitarie permane uno degli obiettivi strategici dell’azione della Guardia di Finanza.
Anche quest’anno l’attività posta in essere è in linea di continuità con quanto promosso negli ultimi anni ovvero assicurare il corretto impiego delle risorse e garantire la restituzione allo Stato degli importi illecitamente distratti.
Sul fronte degli aiuti comunitari e degli incentivi a carico del bilancio nazionale sono stati effettuati 20 interventi che hanno consentito di denunciare 8 persone e rilevare l’indebita percezione di finanziamenti per oltre 102 mila euro.
Sono state segnalate alla Corte dei Conti 11 persone, per un danno erariale per oltre 3,5 milioni di euro.
Inoltre, grazie anche ai protocolli d’intesa stipulati con molteplici Comuni ed Enti della Regione, sono stati eseguiti 565 controlli sulle cosiddette prestazioni sociali agevolate ed esenzioni al Servizio Sanitario Nazionale, che hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 104 persone (c.d. falsi invalidi e finti poveri).
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TUTELA DEL MERCATO DEI CAPITALI
Anche in questo settore il Corpo mira a consolidare e proseguire il processo di potenziamento quantitativo e qualitativo delle attività investigative, che vanno dalla lotta al riciclaggio dei capitali illeciti, alla tutela del risparmio e dei mercati finanziari, dalla lotta all’usura al contrasto al finanziamento del terrorismo.
Nel particolare settore sono stati effettuati 260 interventi che hanno consentito di sequestrare 126 milioni di euro tra titoli e valuta ed arrestare 30 persone.
Inoltre, sono state sviluppate nr. 283 segnalazioni per operazioni sospette ed effettuate 11 ispezioni in materia di antiriciclaggio nei confronti, tra gli altri, degli agenti in attività finanziarie e mediatori creditizi.
Nel settore dell’usura, sono state verbalizzate 24 persone, di cui 4 in stato di arresto, e sequestrati beni e disponibilità finanziarie per 220 mila euro.
TUTELA DEL MERCATO DEI BENI E DEI SERVIZI
La lotta alla contraffazione ed alle violazioni in tema di tutela del made in Italy ha fatto registrare negli ultimi anni una crescita esponenziale. Si tratta di fenomeni criminali che, determinando gravi conseguenze sul mercato e sui cittadini consumatori, alimentano l’evasione fiscale e contributiva, il riciclaggio di denaro, il lavoro nero ed il favoreggiamento ed utilizzo dell’immigrazione clandestina.
In tale contesto sono stati effettuati 223 interventi che hanno portato alla denuncia di 88 persone ed al sequestro di 43 mila prodotti contraffatti di vario tipo (soprattutto articoli di abbigliamento, pelletteria e accessori vari, cartoleria) ed oltre 325 mila chilogrammi di prodotti alimentari.
LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Particolarmente significativo è il bilancio in materia di lotta alla criminalità, attraverso una più ampia strategia di aggressione dei patrimoni e delle infiltrazioni mafiose nell’economia.
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Sono stati effettuati 51 accertamenti patrimoniali nei confronti di persone fisiche e giuridiche, a carico delle quali risultavano disponibilità, anche per interposte persone fisiche, sproporzionate rispetto al proprio reddito o all’attività economica esercitata.
Le indagini svolte hanno consentito di sequestrare patrimoni illeciti per un totale di 10 milioni di euro, tra ville e immobili di varia natura, società, depositi bancari e investimenti, autovetture di grossa cilindrata.
Nella lotta al traffico delle sostanze stupefacenti, sono stati sequestrati complessivamente 56 kg. tra cocaina, eroina e marijuana. Sono state denunciate 140 persone, di cui 92 tratte in arresto.
ATTIVITA’ DELLA COMPONENTE AERONAVALE
La componente aeronavale vigila costantemente lungo la costa e sulle acque territoriali e internazionali, in particolare per il contrasto dei traffici illeciti, tra i quali il favoreggiamento della immigrazione clandestina, nonché per le esigenze del soccorso in mare.
Sono stati eseguiti 67 interventi, concernenti in particolare la disciplina della pesca e della nautica da diporto, che hanno consentito di denunciare 12 persone.
Nel settore della tutela ambientale, sono stati eseguiti 39 interventi che hanno consentito di verbalizzare 42 soggetti, di cui 17 denunciati a piede libero, nonché di sottoporre a sequestro oltre 3 mila tonnellate di rifiuti industriali, 92 mila metri quadrati di aree demaniali ed 11 immobili.