Per valorizzare la cultura professionale, tecnica, tecnologica e scientifica e intercettare e rispondere in modo tempestivo ed efficace alle richieste di competenze del sistema produttivo, la Regione Emilia-Romagna ha approvato il Piano triennale della Formazione Superiore e, con esso, la costituzione della Rete Politecnica Regionale, la cui offerta comprende i percorsi degli Istituti Tecnici Superiori, quelli di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e i percorsi di Formazione superiore.
A disposizione del Piano per il triennio 2011-2013 ci sono risorse del Fondo sociale europeo pari a 18 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 600 mila euro di risorse regionali per sostenere l’avvio degli ITS.
L’offerta si rivolge prioritariamente ai giovani disoccupati che vogliono acquisire competenze tecniche e professionali per inserirsi in modo qualificato nel mercato del lavoro corrispondendo alla domanda di tecnici specializzati, ai diversi livelli delle imprese.
“Nuove e più alte competenze professionali, tecniche e scientifiche – spiega l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Patrizio Bianchi – consentono ai giovani di inserirsi nel mercato del lavoro con la prospettiva di svolgere responsabilmente e creativamente il proprio lavoro e di costruirsi le condizioni per un’occupazione stabile e qualificata, oltre che mettere le imprese nella condizione di affrontare le nuove sfide competitive”.
La programmazione dell’offerta di Formazione superiore è caratterizzata dall’integrazione tra i diversi soggetti formativi – istituzioni scolastiche, enti di formazione professionale accreditati dalla Regione, università centri di ricerca – e le imprese, e si basa sulla convinzione che l’investimento sulle persone sia fondamentale per stimolare la competitività futura e creare i nuovi e migliori posti di lavoro.
La Rete Politecnica Regionale si inserisce in una strategia regionale nella quale la formazione deve sempre più essere un processo che accompagna le persone nelle diverse transizioni e che vede l’apprendimento dei singoli come sviluppo continuo di conoscenze e competenze, che si costruiscono anche con il concorso delle imprese e che promuovono una sempre più forte connessione tra competenze e lavoro e quindi tra formazione e lavoro.
Istituti Tecnici Superiori
Sono le nuove scuole di tecnologia, istituite a livello nazionale per la realizzazione di percorsi biennali volti a formare tecnici superiori in grado di inserirsi nelle imprese dei settori strategici del sistema economico-produttivo, apportandovi competenze altamente specialistiche e capacità di innovazione. L’offerta formativa degli ITS si rivolge a giovani e adulti, non occupati o occupati, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. Gli ITS sono fondazioni di partecipazione, di cui fanno parte istituti tecnici e professionali, enti di formazione professionale accreditati dalla Regione per la formazione superiore, dipartimenti universitari o altri enti di ricerca, enti locali e imprese del settore produttivo cui si riferisce l’ITS.
In Emilia-Romagna gli ITS programmati sono nove e sono:
– ITS per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione – Forlì-Cesena
– ITS per nuove tecnologie per il made in Italy, sistema agroalimentare – Parma
– ITS per le nuove tecnologie per il made in Italy, Sistema meccanica-automazione industriale – Bologna
– ITS per le nuove tecnologie per il made in Italy – Sistema meccanica-meccatronica – Reggio Emilia
– ITS per le tecnologie innovative, i beni e le attività culturali – Sistema per l’abitare – Ferrara
– ITS per le nuove tecnologie per il made in Italy – Sistema meccanica e materiali – Modena
– ITS per la mobilità sostenibile – Logistica e mobilità delle persone e delle merci – Piacenza
– ITS per l’efficienza energetica – Ravenna
– ITS per le tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e per il turismo – Rimini
I percorsi, alternativi all’università ma ad essa collegati, si articolano in quattro semestri, per una durata complessiva di 1800/2000 ore. Le Fondazioni ITS avvieranno i primi percorsi formativi nell’autunno 2011.
Istruzione e Formazione Tecnica Superiore
I percorsi degli IFTS formano tecnici specializzati in grado di gestire i processi organizzativi e produttivi nelle imprese, anche in settori di innovazione tecnologica. Si rivolge a giovani e adulti, non occupati o occupati, che accedono all’offerta IFTS con il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. L’accesso è però consentito anche a coloro che sono in possesso dell’ammissione al quinto anno dei percorsi liceali, e a coloro che non possiedono il diploma di istruzione secondaria superiore ma che possono accreditare le competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
I percorsi IFTS sono realizzati da enti di formazione professionali accreditati per l’ambito della formazione superiore, da istituti secondari superiori, anche in rete fra loro, dalle università e da una o più imprese che insieme contribuiscono a costruire il percorso formativo sulla base delle proprie competenze.
Hanno una durata complessiva di 800 ore e sono articolati in due semestri. Le figure professionali di tecnici superiori sono definite a livello nazionale, e ogni anno la Regione programma i percorsi IFTS sulla base delle figure più richieste dalle imprese.
Formazione superiore
L’offerta formativa superiore si rivolge a giovani e adulti, disoccupati o occupati, che accedono ai percorsi di formazione superiore per qualificarsi e svolgere ruoli professionali di tecnici e responsabili di funzione nelle aree della produzione e della gestione di impresa, dopo aver assolto l’obbligo formativo e in possesso delle competenze necessarie per accedere agli specifici percorsi.
I percorsi di sono realizzati dagli enti di formazione accreditati per l’ambito della formazione superiore in partenariato con una o più imprese ed eventualmente con gli altri soggetti del sistema formativo regionale e della ricerca. Hanno una durata complessiva di 300/500 ore e prevedono un periodo di stage. Al termine del percorso è possibile conseguire un certificato di competenze o una qualifica professionale del Sistema Regionale delle Qualifiche. /BM