Nove interventi dal 2004 ad oggi nel solo territorio piacentino, ben 98 in tutta la Regione: dal sostegno a figli oggetti di minacce da parte di genitori alle spese legali per affiancare donne vittime di aggressione, fino a contributi per rimpatriare la salma di una donna uccisa. Le commissioni 3 e 4 hanno dato ieri il via libera alle modifiche statutarie della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati. Si tratta di un provvedimento che dovrà essere approvato anche dal Consiglio comunale entro il 7 luglio. Le modifiche riguardano gli adeguamenti dello statuto a una legge approvata nel maggio del 2010 e toccano in particolare l’organigramma della Fondazione. A favore ha votato tutta la maggioranza più Sandro Ballerini (misto). Si è astenuta Pc Libera con il consigliere Sefano Frontini che ha chiesto di inserire tra i reati presi in considerazione (tutti reati gravi) anche lo stalking. Non hanno partecipato al voto, invece, il Pdl e Carlo Mazza in polemica con la mancanza di informazioni circa il peso economico della Fondazione.
A presiedere la Fondazione, costituita a livello regionale, è il parlamentare Sergio Zavoli e si avvale di un comitato di garanti che assomma tre membri. Una struttura volutamente snella «per rispondere più efficacemente e velocemente alle richieste di risarcimento che provengono dalle vittime» ha spiegato l’assessore alla Solidarietà e alla Coesione sociale Giovanna Palladini. La legge di nuova introduzione ha modificato gli articoli 12, 13, 15, 17 e 19. Tra i cambiamenti principali la sostituzione del direttore con la figura di un vicepresidente con aggiornamento delle relative competenze. Il territorio piacentino si è avvalso dell’intervento della Fondazione in nove casi, soprattutto in vicende di cronaca che hanno visto donne picchiate o vittima di violenze domestica che sono state risarcite per le spese mediche o per le spese legali sostenute. Il caso più recente risale al 2009 ed è legato al contributo per il rimpatrio della salma di Zhaira, la donna marrocchina uccisa nel 2009 in via Vairini. E’ sempre il sindaco a segnalare alla commissione dei garanti i casi più urgenti che vengono poi valutati dall’assemblea dei soci (tutti i capoluoghi di provincia della Regione hanno aderito). Gli unici dati foriniti a livello economico sono quelli del contributo regionale alla Fondazione (75mila euro) e quello del Comune (7.500 ridotti a 4.500 quest’anno). Numeri considerati insufficienti per il centrodestraa formare un giudizio. Per Mazza nove interventi in sei anni rappresentano un numero ridotto. La maggioranza ha invece votato compatta a favore delle modifiche statutarie.