Trespidi impegna la Provincia sul reparto di pediatria a Fiorenzuola

Si è aperto sul tema della pediatria di Fiorenzuola, il Consiglio provinciale in svolgimento in via Garibaldi. Il presidente Massimo Trespidi ha annunciato che, dopo le notizie apprese dai media in questi giorni, domani alla conferenza socio sanitaria chiederà che il reparto non venga né chiuso né ridotto nei posti letto durante il periodo estivo. Trespidi ha espresso il disappunto dell’amministrazione provinciale, in particolare per come la comunicazione è stata resa nota senza consultare gli amministratori locali. Il presidente della Provincia ha poi ricordato il tasso di occupazione del reparto di pediatria nel periodo estivo: mesi di luglio e agosto 2009 il tasso di occupazione era di 5.9 posti letto e risultavano, inoltre, dai 35 a 28 ricoveri. Nel 2010, invece, sempre nei due mesi in questione il tasso è stato del 7.0 a luglio e 6.10 ad agosto.

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“Un servizio indispensabile”, sempre secondo Trespidi, “che non può essere messo in discussione in relazione al piano ferie del personale infermieristico di Piacenza, che andrebbe a ricadere su Fiorenzuola”.

Nel frattempo il discorso del presidente Trespidi ha trovato l’approvazione di vari consiglieri, tra i quali Brusamonti, Ferrari e Foti. Dopo le comunicazioni iniziali, ancora in corso, verrà discusso il programma provinciale delle politiche formative e del lavoro, per il quale sono disponibili oltre 4 milioni di euro per il prossimo triennio.

PIACENZA CALCIO – “Il Piacenza calcio rappresenta il miglior marketing territoriale da salvaguardare”. Questa l’idea portata in Consiglio provinciale dalla Lega Nord, per bocca del capogruppo Thomas Pagani. I leghisti, durante la seduta agghindati con il simbolo dei biancorossi, hanno portato il tema all’attenzione della Provincia non senza scatenare polemiche. Tra i più critici rispetto all’iniziativa del Carroccio è stato il consigliere Samuele Raggi (Idv), il quale ha ricordato ai leghisti che sul territorio, prima del calcio, ci si dovrebbe preoccupare delle aziende che chiudono, come ad esempio l’Rdb.