Una direzione provinciale del Partito Democratico lunga e dibattuta quella che si è tenuta venerdì sera alla sede della Circoscrizione 3 alla presenza del segretario regionale Stefano Bonaccini. Al termine della discussione, è stata approvata con ampia maggioranza (4 astensioni) la proposta del segretario provinciale Vittorio Silva per avviare il percorso politico di avvicinamento alle elezioni comunali di Piacenza della primavera prossima. Da un lato la conclusione della conferenza programmatica, calendarizzata in autunno, elaborerà i contenuti della proposta del Partito Democratico per la città, dall’altro un gruppo di lavoro ristretto appositamente istituito affiancherà il segretario nell’opera istruttoria per l’individuazione del candidato a sindaco che il Pd porterà alle eventuali primarie di coalizione, da tenersi tra dicembre e gennaio. Questo il cammino delineato da Silva, che ha rimarcato due aspetti in particolare: la necessità di compiere un largo sforzo di incontro e ascolto in questi mesi con la società piacentina e l’obiettivo di pervenire, attraverso un approfondito confronto politico all’interno del partito, ad un candidato unico del Pd.
“Dobbiamo partire – ha sottolineato Silva – da tre presupposti: veniamo da 10 anni di buon governo che ha cambiato il volto alla città, con un sindaco che ha saputo estendere il bacino elettorale del centrosinistra; siamo stati in grado di offrire alla città una classe dirigente capace e credibile; e tuttavia queste non sono condizioni sufficienti per garantirci la vittoria in una città come Piacenza. In questi mesi lavoreremo per l’unità del partito, fondamentale per essere competitivi, per perseguire uno schema di alleanze ampio, che parta dall’attuale coalizione ma che mira ad ampliarsi e si apra al civismo, e per arrivare ad una candidatura competitiva, in grado di estendere il bacino di consenso oltre i confini del centrosinistra”. Sulle primarie Silva ha affermato la necessità di scongiurare il rischio che si trasformino in uno scontro tra opposte fazioni. “Il percorso politico – ha spiegato – che iniziamo deve porsi alcuni obiettivi condivisi: individuare una personalità competitiva, che non sia vissuta come un’imposizione da parte di alcuni nei confronti di altri, e possibilmente una candidatura unica alle primarie di coalizione”. Al termine del dibattito partecipato, l’intervento del segretario regionale Bonaccini, che ha tratto le conclusioni: “Per le caratteristiche di Piacenza, alle elezioni comunali dell’anno prossimo sarà indispensabile lanciare un progetto civico di alto profilo, capace di andare oltre i confini classici del centrosinistra come è stato grado di fare il sindaco Reggi. La partecipazione dei nostri militanti e iscritti in questa fase di preparazione è importante e viene garantita dal nostro statuto, ma accanto a questo, altrettanto fondamentale sarà il lavoro di elaborazione di una proposta politica adeguata e utile alla città, e quel confronto interno in grado di creare il clima adatto alle primarie, un clima che consenta a tutti i potenziali candidati di sostenere quello che alla fine sarà il prescelto”. Entro il mese di luglio saranno organizzate cinque assemblee in città e nelle vallate per promuovere la campagna di tesseramento al partito.