Sono 504 milioni di euro le risorse del Fondo Sociale Europeo già impegnate dalla Regione Emilia-Romagna alla fine del 2010, pari al 62,6% del totale del piano finanziario per il periodo 2007-2013. La capacità di pagamento della Regione si attesta al 33,6% con un ammontare di spesa di oltre 271 milioni di euro. Sono alcuni dei dati del Rapporto annuale di esecuzione 2010, presentati questa mattina dalla Regione Emilia-Romagna al Comitato di Sorveglianza, l’organismo previsto dai regolamenti comunitari con il compito di accertare la qualità e l’efficacia dell’attuazione del Programma Operativo Regionale, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Il Comitato di Sorveglianza è composto dalla Commissione dell’Unione Europea, dai Ministeri competenti in materia, dalle Province emiliano-romagnole, dalle Parti sociali regionali, dalla consigliera regionale di Parità, ed è presieduto dall’assessore regionale alla Formazione Patrizio Bianchi. All’incontro odierno erano presenti Pietro Tagliatesta della Direzione generale Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità della Commissione europea, e Gianna Donati e Giulia Platone del Ministero del Lavoro. I numeri confermano l’efficienza della Regione e delle Province nella programmazione e nell’utilizzo delle risorse comunitarie per innalzare le competenze delle persone e delle imprese, e la capacità di realizzazione degli interventi da parte del sistema degli enti attuatori. “Abbiamo avviato una programmazione di dimensioni vaste, non si tratta di interventi intesi solo come tampone per questo periodo critico – ha spiegato l’assessore Patrizio Bianchi – Stiamo operando per innalzare la qualità delle persone e per andare oltre la crisi con nuove capacità e competenze”. “Il Programma dell’Emilia-Romagna è tra i migliori in Italia – ha aggiunto Pietro Tagliatesta della Commissione europea – per le performace raggiunte, ma anche per le politiche messe in campo, che interpretano pienamente le strategie europee individuate da qui al 2020”. “L’Emilia-Romagna ha presentato dati altamente superiori a quelli delle altre regioni – ha confermato Gianna Donati del Ministero del Lavoro – Non solo è prima per capacità di impegno di spesa e di realizzazione, ma costituisce un esempio di buona pratica per la capacità di individuare gli obiettivi rispetto ai contesti attuali e futuri”. Per il prossimo triennio, per rendere le politiche della formazione e del lavoro coerenti con il mutato contesto socio economico rispetto a quanto programmato nel 2007, in periodo di piena occupazione, la Regione ha colto l’opportunità prevista dai Regolamenti comunitari di ridefinire l’allocazione delle risorse per assi di intervento. Per rispondere ai bisogni delle persone e delle imprese, si è scelto di rafforzare le politiche per l’occupabilità e l’adattabilità delle persone che si trovano in condizione di forte difficoltà nell’inserimento e nella permanenza nel mercato del lavoro.
I dati del Rapporto annuale di esecuzione 2010
L’asse di intervento che presenta la miglior performance di impegno e di spesa è l’asse II, dedicato alle azioni per favorire l’occupabilità delle persone. Seguono gli interventi sull’asse I per l’adattabilità e sull’asse III per l’inclusione sociale. Sono 22.416 gli interventi finanziati fino al 31 dicembre 2010, di cui 18.571 risultano essere già avviati e 10.370 conclusi. Si tratta soprattutto di interventi sul fronte dell’adattabilità, che hanno continuato gli interventi di politica attiva per attraversare la crisi, come stabilito dall’Accordo Stato-Regioni del febbraio del 2009. Le persone coinvolte dalle attività formative sono 144.865, il 45,5% delle quali sono donne (in aumento di quasi un punto percentuale rispetto all’anno precedente), mentre gli occupati sono il 56%. La fascia di età prevalente è quella degli adulti da 25 a 55 anni con il 71%, mentre gli over 55 che hanno usufruito dei corsi sono il 4,8%. Oltre il 45% dei destinatari ha un titolo di studio di istruzione primaria e secondaria inferiore; quasi il 41% un’istruzione secondaria superiore mentre il 14% dei destinatari ha una formazione universitaria o post-universitaria.
Avanzamento del Programma Operativo al 31 maggio 2011
Nei primi 5 mesi del 2011 assistiamo ad un ulteriore aumento della capacità di impegno del Programma Operativo, con una percentuale di risorse impegnate rispetto al programmato che si attesta al 67%, ed una efficienza realizzativa al 43,1%. In valori assoluti gli impegni sono pari a oltre 540 milioni di euro e i pagamenti a oltre 347 milioni di euro. Gli interventi avviati sono pari a 19.157, le persone che hanno avuto accesso ad una opportunità formativa sono 18.571, quasi 17.000 persone in più rispetto a fine 2010.
La Programmazione 2007-2013
Per il periodo 2007-2013 l’Emilia-Romagna ha un Programma Operativo che dispone di 806 milioni di euro, circa il 40% in meno rispetto al periodo 2000-2006. Un calo di risorse che ha reso necessario una rigorosa ridefinizione strategica delle priorità e una piena valorizzazione delle azioni innovative e delle buone prassi avviate negli anni precedenti. L’obiettivo generale individuato per l’attuazione del programma di competitività e occupazione attraverso il FSE è quello di sostenere la crescita economica e sociale e il suo impatto occupazionale, coniugando la qualità dell’occupazione e la valorizzazione delle risorse umane con la qualità dello sviluppo economico e la coesione sociale. Obiettivi che si raggiungono investendo sul sapere e sulla qualificazione del lavoro e promuovendo pari opportunità di accesso e permanenza nel sistema regionale dell’istruzione, della formazione e del lavoro.