E’ stata arrestato oggi il noto immobiliarista piacentino Vittorio Casale. L’uomo, noto alle cronache per essere stato coinvolto con i “Furbetti del quartierino” e nella scalata bancaria Bnl Unipol, è stato accusato dalla Guardia di finanza di Milano di bancarotta fraudolenta patrimoniale, alla quale si aggiunge anche quella documentale. Vittorio Casale, imprenditore dal passato burrascoso e che ha la residenza fittizia in svizzera, avrebbe gestito quattro società di trading immobiliare, realizzando plusvalenze, compravendite e distribuendo dividenti tra altri soggetti. Ma avrebbe avuto un debito nei confronti del fisco di 20 milioni di euro. Casale e soci, per non versare questa somma al fisco, avrebbe creato una società fittizia, nella quale riversare i debiti, la cosiddetta “Scatola vuota” e avrebbe spostato la sede a Milano. E’ qui che le fiamme gialle hanno scoperto il raggiro e avviato le procedure per il suo arresto proprio a Piacenza.
MAGGIORI DETTAGLI – L’arresto è stato eseguito dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza per ordine del giudice per le indagini preliminari Fabrizio D’Arcangelo, su richiesta dei pubblici ministeri Luigi Orsi e Gaetano Ruta. Gli altri arrestati sono: Francesco Vissari e Gianguido Bonatti, uno dirigente dell’immobiliare Opere spa e l’altro titolare della società fantasma SKT. Le Fiamme Gialle hanno effettuato perquisizioni a Roma e a Piacenza nelle abitazioni e nelle sedi delle società riferibili ai tre. Al centro dell’inchiesta ci sono almeno una quindicina di operazioni di trading immobiliare tra cui l’acquisto e la vendita di un immobile in piazza Castello a Milano e piazza del Parlamento a Roma. L’operazione di trading dell’immobile in piazza del Parlamento 18 a Roma è stata valutata attorno ai 60 milioni di euro.