2010 anno nero per gli incidenti ai passaggi a livello

Il 2010 è stato un “anno nero” per gli incidenti ai passaggi a livello. Il numero è aumentato sensibilmente e di conseguenza anche quello delle persone decedute: 10 morti (il doppio rispetto al 2009) in 15 incidenti, triplicati rispetto all’anno precedente. Dei 10 decessi 2 sono avvenuti in Emilia Romagna.

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La causa? Il mancato rispetto di regole semplici e del Codice della Strada, mentre l’idea diffusa, e falsa, è che questi incidenti siano un problema esclusivamente ferroviario.

Massima attenzione a poche e semplici regole quando attraversiamo i passaggi a livello. In gioco c’è la vita.

Queste le norme da rispettare transitando su un passaggio a livello:

attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate;fermarsi quando le sbarre sono in chiusura;attendere la riapertura delle barriere;non scavalcare o passare sotto le sbarre quando sono chiuse;non sollevare le barriere quando sono abbassate;rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello;osservare scrupolosamente le norme del Codice della Strada.

In questo modo si evitano potenziali pericoli, sia per le persone sia per il treno.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e portare all’attenzione un tema troppo spesso sottovalutato è stata organizzata oggi la “Giornata internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello”. I passaggi a livello sono, infatti, i punti dove i treni incrociano la viabilità stradale. La loro funzione è quella di separare il traffico ferroviario dai veicoli, dai mezzi a due ruote e dai pedoni.

Unico il claim per gli oltre 40 Stati che aderiscono all’iniziativa: “Al passaggio a livello, priorità alla vita!” (“Act safely at level crossing!”).

Scopo dell’iniziativa – promossa da Commissione Europea e Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) – è quello di informare i cittadini sui comportamenti sicuri da adottare in prossimità dei passaggi a livello e sensibilizzarli all’osservanza del Codice della Strada.

Ogni anno, infatti, in tutto il mondo migliaia di persone muoiono o restano gravemente ferite in incidenti che avvengono in corrispondenza dei passaggi a livello. Incidenti causati, nella quasi totalità, dal mancato rispetto delle norme di sicurezza del traffico e della segnaletica stradale.

Il Gruppo Ferrovie dello Stato sostiene l’iniziativa diffondendo il video “Al passaggio a livello, priorità alla vita!”, finanziato dalla Commissione Europea e promosso da tutti i partner di ILCAD 2011 (International Level Crossing Awareness Day), sugli schermi informativi delle principali stazioni italiane; sul sito web ferroviedellostato.it; nel canale FS YouTube (http://www.youtube.com/user/ferroviedellostato); sul sito web FSNews (fsnews.it), il quotidiano on line del Gruppo FS e su quello ILCAD (ilcad.org). Inoltre, informazioni e notizie saranno diffuse da: FSNews Radio e La Freccia.TV, i due canali web del Gruppo FS; “La Freccia” (il magazine di FS); e le pagine “Amici del Treno”, pubblicate sui principali quotidiani free press.

Il Gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), fa di tutto per indicare la presenza dei passaggi a livello e per renderli sicuri, ma ancora troppe persone muoiono o restano gravemente ferite. Quasi sempre a provocare gli incidenti sono automobilisti, motociclisti e pedoni. La maggior parte degli incidenti coinvolge persone che vivono nelle vicinanze dei passaggi a livello o che li utilizzano frequentemente. Proprio la familiarità e l’abitudine che hanno nell’attraversarli le rendono meno attente.

Le nuove linee ferroviarie, oggi, sono costruite senza passaggi a livello.

Sulle linee convenzionali (fondamentali e complementari) sono in continua diminuzione grazie a un programma di interventi avviato da FS nel 1985. Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha in progettazione e in corso interventi per eliminare circa 100 passaggi a livello all’anno con un investimento di circa 80 milioni di euro. I passaggi a livello saranno sostituiti con sottopassi o cavalcavia. Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi e sono concordati con gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) e/o Enti quali l’Anas.

Oggi sono 6.003 (1.284 quelli la cui responsabilità è affidata direttamente ai privati) i passaggi a livello in esercizio su oltre 16.700 km di linee del network di RFI. Sugli oltre 6.400 chilometri di linee fondamentali, dove transita il 90 per cento del traffico ferroviario sono 498 (di cui 50 in consegna a privati), i più impegnativi da sopprimere perché inseriti nei più importanti sistemi urbani. Sulla rete complementare (9.339 km) sono 5.505 (di cui 1.234 in consegna ai privati).

Nel 2010 RFI ha soppresso 103 passaggi a livello (per un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro) che seguono i 111 del 2009 (investimento complessivo circa 80 milioni di euro). L’obiettivo di RFI per il 2011 è di sopprimere circa 85 passaggi a livello, quasi tutti sulle linee fondamentali .