Rinnovo del CCNL dei grafici, un migliaio gli interessati a Piacenza

Inizieranno lunedì 13 giugno le assemblee nelle aziende per raccogliere il parere dei lavoratori, in merito al rinnovo del contratto collettivo nazionale per il settore dei grafici, dopo la conclusione della lunga vertenza sindacale. Lo annunciano Massimo Pelizzari, Segretario Femca/Fistel Cisl Piacenza e Paola Percivalle SLC Cgil Piacenza.

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Il contratto riguarda, nella nostra provincia, un migliaio di lavoratori che operano nel settore dell’Editoria e della Grafica Industriale. Il rinnovo contrattuale si e’ concluso unitariamente con la sottoscrizione dell’accordo da parte delle Federazioni Nazionali di Categoria dei sindacati confederali e le associazioni datoriali (Assografici, Aie e Anes), contribuendo a consolidare un sistema di relazioni sindacali necessario anche per affrontare la fase di profonda trasformazione che il settore sta attraversando per cercare di uscire da una congiuntura certamente non facile.

A fronte del rinnovo della parte economica di 110 euro lordi, pari ad un incremento del 6,5% dei minimi retributivi per il contratto di durata triennale (1 Aprile 2010-31 Marzo 2013) di cui la prima tranche è fissata per luglio 2011, la seconda per il 1 gennaio 2012 e la terza per il 1 primo gennaio 2013 (in più è prevista una una tantum a copertura della vacanza contrattuale), sono stati introdotti alcuni aspetti normativa che possono essere utili ai lavoratori e consentire alle aziende di affrontare piu’ agevolmente i cambiamenti in atto.

Dopo l’approvazione dell’ipotesi di accordo, ora inizia la fase di presentazione ai lavoratori che potranno esprimersi attraverso le assemblee nei luoghi di lavoro.

“Sul capitolo premio di risultato, spiega Massimo Pelizzari, sono stati messi a disposizione delle parti, a livello aziendale, un prospetto con alcuni semplici indicatori per le aziende e per i delegati che volessero avviare una fase di contrattazione per il premio di risultato. Inoltre, è stata definita una quantità economica pari a 250 euro, a decorrere dal 2012, a titolo di “Elemento di Garanzia Retributiva” per le aziende che non hanno il secondo livello di contrattazione. E’ stata concordata l’attivazione del “fondo sanitario integrativo” che avrà effetto a partire dal gennaio 2013. Per il primo anno il fondo avrà caratteristiche di “universalità” (con esclusione di quelle aziende che hanno già accordi aziendali in materia) con un intervento a carico delle aziende pari a 120 euro annui a lavoratore. Sul tema della “flessibilità tempestiva” l’accordo prevede che le aziende abbiamo a disposizione 64 ore annue da gestire. Esse saranno retribuite con una maggiorazione del 35% sulla retribuzione oraria. Tale flessibilità può essere richiesta – previa comunicazione alle RSU, con preavviso minimo di 2 giorni. Altro tema discusso è quello relativo alla 13° mensilità, oggi retribuita con un valore economico pari a 200 ore (27 ore in più rispetto alla “normale” e convenzionale retribuzione pari a 173 ore). L’accordo prevede che, a livello aziendale, attraverso uno specifico accordo con le RSU e le OO.SS. territoriali, il valore economico delle 27 ore possa essere “trasferito” nel salario aziendale (non nel salario “variabile”) ottenendo, in questo modo, un risparmio per le aziende – che riducono l’incidenza di quel valore sul TFR – e una maggiore retribuzione netta per i lavoratori poiché, stante le norme vigenti, la tassazione per il salario aziendale si attesta al 10%. Naturalmente ogni RSU valuterà se aderire o meno a questa ipotesi. Altro tema, che va approfondito con il massimo della chiarezza, è quello relativo al trattamento di malattia.Per quanto riguarda il capitolo “mobilità ed intercambiabilità del personale” è stata riportata nel contratto la norma già presente in quello dei Cartai, per cui, ferma restando la norma di legge e le norme contrattuali, la mobilità “orizzontale” può essere attivata in caso di “fermo impianti” e con riferimento all’organico eccedente l’organico netto di macchina e/o di reparto”.