E’ preoccupante il ritratto della situazione economica della RDB azienda piacentina di importanza nazionale che si occupa di sistemi costruttivi e strutture prefabbricate per l’edilizia. La crisi coinvolge una delle aziende più importanti dell’impresa piacentina, motivo per cui personalità politiche di entrambe le parti si stanno impegnando per trovare soluzioni a questa grave crisi. Da una parte è stata approvata questa mattina con i voti dell’assemblea regionale la risoluzione presentata dal consigliere regionale piacentino del Partito Democratico Marco Carini.
A far sentire la sua voce è anche l’on. Tommaso Foti del Pdl che comunica che il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, l’on. Stefano Saglia, ha manifestato piena disponibilità del Governo all’istituzione di un tavolo ministeriale, idea avanzata dall’assessore provinciale al lavoro Andrea Paparo.
COMUNICATO DI MARCO CARINI (PD)
E’ stata approvata questa mattina con i voti dell’assemblea regionale la risoluzione presentata dal consigliere regionale piacentino del Partito Democratico Marco Carini sulla crisi dell’azienda Rdb. Il provvedimento è stato sottoscritto da tutti i capigruppo della maggioranza di centrosinistra. “Un atto politico di grande rilievo – sottolinea Carini – da parte dell’intero schieramento al governo della Regione. Attraverso la risoluzione chiediamo infatti alla giunta regionale di attivarsi per conoscere le reali dimensioni della situazione economico finanziaria dell’azienda, i contenuti della ristrutturazione in atto e di mettere in pratica tutte quelle azioni che possano scongiurare un declassamento dell’azienda a un ruolo marginale privo di futuro”.
“La crisi del settore edilizio – recita la risoluzione – per un’impresa di livello nazionale e di mercato solo nazionale, ha avuto effetti dirompenti non superabili con qualche aggiustamento congiunturale; uno dei problemi principali dell’azienda Rdb, infatti, è proprio riferibile al mercato oggi interamente circoscritto alla dimensione nazionale”. “Da qui l’esigenza – sottolinea Carini – di dare risposte puntuali in termini di prospettive imprenditoriali alle organizzazioni sindacali che domani hanno indetto una mobilitazione”.
“Il risanamento finanziario dell’azienda – conclude Carini – e la sua ricapitalizzazione finanziaria devono essere finalizzati a un piano industriale che preveda processi di innovazione, al fine di superare la pesante crisi del settore. Inoltre l’utilizzo degli ammortizzatori sociali deve servire a mantenere all’interno del Gruppo RDB le professionalità esistenti e a tutelare l’occupazione”.
Il testo della risoluzione approvata
Premesso che
RDB è una delle poche imprese piacentine di dimensione nazionale, che nasce da importanti famiglie di imprenditori locali e si è trasformata nel tempo, sviluppandosi sull’intero territorio nazionale.
I problemi di liquidità, che indubbiamente esistono, derivano dalla pesantezza della situazione economico – patrimoniale.
Evidenziato che
Nei giorni scorsi il quotidiano locale “Libertà” riportava i dati del fatturato del primo trimestre 2011, pari a 40,2 milioni Euro, contro i 72 del primo trimestre 2010, con un margine operativo lordo negativo (che nel 2010 era positivo) e un indebitamento netto a fine marzo di 126 milioni euro (117 fine 2010), cui si aggiungono perdite di bilancio crescenti.
La crisi del settore edilizio, per un’impresa di livello nazionale e di mercato solo nazionale, ha avuto effetti dirompenti non superabili con qualche aggiustamento congiunturale, uno dei problemi principali dell’azienda RDB, infatti, è proprio riferibile al mercato oggi interamente circoscritto alla dimensione nazionale.
Una grande impresa dunque, ma un mercato solo nazionale, incapace di inserirsi nei circuiti internazionali che avrebbero potuto mitigare le debolezze della nostra economia e avrebbero dato un notevole impulso all’innovazione, strategica, di prodotto, gestionale e commerciale.
Sottolineato che
Negli anni scorsi, dal 2007 in poi, sono state molte le acquisizioni di imprese per ampliare la quota di mercato, ma ancora una volta solo con una dimensione nazionale.
L’azienda deve probabilmente essere rimessa in discussione alla radice: articolazione dei prodotti e del mercato in Italia e all’estero, equilibrio patrimoniale, struttura e sostenibilità dei costi, capacità di investimento e progettazione, adeguatezza degli assetti proprietari, con rilevanti modificazioni dell’immagine e soprattutto della struttura della realtà aziendale.
Rimarcato che
Proprio da queste impressioni, molto fondate, discende che le risposte anche sull’occupazione e sugli eventuali ammortizzatori non potranno che venire dalla ridefinizione della collocazione del ruolo di RDB.
Inoltre il 9 Giugno le OOSS hanno proclamato uno sciopero nazionale del gruppo.
L’Assessore Provinciale competente ha già annunciato il confronto con le OOSS locali come primo passo per un coinvolgimento diretto dei Ministri competenti anzitutto sugli assetti strategici anche se saranno necessari anche interventi sugli ammortizzatori.
IMPEGNA LA GIUNTA
Perché si attivi per conoscere le reali dimensioni della situazione economico finanziaria.
A porre in essere azioni tese a conoscere i contenuti della ristrutturazione in cantiere.
A Porre in essere le azioni per scongiurare un declassamento dell’azienda a un ruolo marginale privo di futuro.
COMUNICATO DI TOMMASO FOTI (PDL)
“La crisi della RdB per come si profila e per il numero degli addetti che coinvolge non può ne’ deve essere assolutamente sottovalutata.L’idea meritoriamente prospettata dall’assessore provinciale Andrea Paparo dell’apertura di un tavolo ministeriale che affronti la situazione venutasi a creare alla RdB puo’ trovare concreta attuazione da subito. Proprio oggi, infatti, il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, on. Stefano Saglia, mi ha manifestato la piena e completa disponibilità del Governo all’istituzione di un tavolo ministeriale che affronti la crisi della RdB, non appena la richiesta di convocazione dello stesso verra’ formalizzata”.