Nonostante la pioggia si sta svolgendo all’aperto la 197^ festa dei Carabinieri iniziata con la rassegna dei reparti operativi da parte del comandante provinciale Paolo Rota Gelpi, seguita dalla lettura del saluto introduttivo del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli. “Le Stazioni Carabinieri – ha detto Rota Gelpi nel suo discorso – possano essere indicate tra i simboli più antichi dello Stato italiano, a garanzia del patrimonio di sicurezza, di legalità, di sereno svolgimento della vita civile” Nel 2010 sono diminuiti del 3% i reati nella nostra provincia, oltre il 60% degli arresti operati dalle Forze dell’Ordine sono stati eseguiti nella flagranza del reato, a riprova dell’efficacia dei servizi di prevenzione sul territorio, ai quali hanno contribuito per un lungo periodo in maniera veramente lodevole anche i militari del 2° Reggimento Genio Pontieri impegnati nell’Operazione Strade Sicure.
Nel 2010 i militari hanno arrestato 298 persone delle quali 81 stupefacenti, 63 furto, 20 rapina, 2 estorsione. 1725 persone sono state denunciate per vari reati e 544 sono state segnalate al Prefetto quali assuntori di sostanze stupefacenti. Sono stati sequestrati quasi 30.000 grammi di droga dei quali quasi 28.000 solo di haschish, 102 armi e 311 munizioni e sono stati rintracciati 30 clandestini.
IL DISCORSO DEL COMANDANTE PROVINCIALE COL. PAOLO ROTA GELPI
Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, nel giorno celebrativo della fondazione dell’Arma è per noi motivo di orgoglio e notevole soddisfazione che le massime Espressioni Istituzionali, le Autorità religiose, civili e militari, gli esponenti del mondo dell’economia, del lavoro, della cultura e della stampa, ci abbiano onorato della loro preziosa presenza.
Un sincero benvenuto a Voi rappresentanti delle valorose Armi, Corpi e Servizi, stretti attorno ai vostri labari e alle vostre Associazioni, simbolo ideale di quei valori fondanti che avete incarnato.
Ed un abbraccio fraterno rivolgo agli uomini in congedo della nostra Arma, qui numerosi affiancati dalle Benemerite, ad esprimere il loro credo inalterato in quei simboli del valore di sempre, e la loro solidarietà alle fatiche dei commilitoni in servizio.
La Vostra presenza è testimonianza di un consenso che affonda le radici nella storia ormai quasi bicentenaria della nostra Istituzione.
L’Arma, infatti, compie 197 anni, durante i quali, con immutate funzioni, è stata prima interprete dello spirito risorgimentale e poi vigile e affidabile sentinella di legalità dell’Italia unita, a difesa del bene comune e dei valori fondanti della nostra Nazione.
Un lungo cammino di dedizione allo Stato ed alle comunità, occasione anche per tutti noi Carabinieri di fiera e determinata riconferma di quegli impegni morali assunti all’atto del giuramento.
L’Arma nasce nel 1814, ed il 5 giugno 1920, scelto proprio per ricordarne le origini, la sua bandiera venne insignita della prima medaglia d’oro al valor militare per il ruolo ricoperto nel corso della I Guerra Mondiale con la motivazione “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia. 1915-1918”.
Da allora vive in modo singolare lo straordinario legame con il territorio, oggi realizzato con le Stazioni, che sono il cuore pulsante della nostra organizzazione territoriale e che costituiscono le più concrete e immediate espressioni della vicinanza dello Stato al cittadino, per quella capacità di sommare efficienza operativa e sensibilità umana, così esaltando uno dei tratti salienti della nostra italianità, rafforzando la tradizione che vuole i Carabinieri identificati storicamente quale importante modello comportamentale all’interno della cultura nazionale e godere di un grande rispetto ed affetto largamente diffusi tra la popolazione.
Credo, Signori presenti, che le Stazioni Carabinieri, nell’anno in cui celebriamo il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, possano essere indicate tra i simboli più antichi dello Stato italiano, a garanzia del patrimonio di sicurezza, di legalità, di sereno svolgimento della vita civile.
L’anno appena trascorso ha registrato la diminuzione dei reati nella nostra stupenda provincia pari al 3% circa. Sempre gli stessi dati evidenziano che oltre il 60% degli arresti operati dalle Forze dell’Ordine sono stati eseguiti nella flagranza del reato, a riprova dell’efficacia dei servizi di prevenzione sul territorio, ai quali hanno contribuito per un lungo periodo in maniera veramente lodevole anche i militari del 2° Reggimento Genio Pontieri impegnati nell’Operazione Strade Sicure.
E’ quindi evidente che il concetto di sicurezza identifica oggi la stessa qualità della vita e comprende tutto il vasto insieme di garanzie che il cittadino attende dallo Stato: dalla salute all’ambiente, dalla sanità dei cibi alla sicurezza dei luoghi di lavoro, sino a chiedere la costante ravvicinata tutela fisica dei suoi beni.
Risulta, pertanto, particolarmente idonea la struttura versatile e capillare dell’Arma rispetto alle molteplici esigenze di sicurezza enunciate, cui si aggiungono i fenomeni di disordine urbano, la criminalità da strada e le ansie derivanti dalla difficile congiuntura.
In tale quadro, l’attività dei Carabinieri di questa Provincia è stata incessante. Il loro impegno, sorretto dalla straordinaria motivazione ad operare, è sempre stato costantemente finalizzato all’essere al servizio del cittadino.
Un’attività diversificata: dal semplice consiglio per dirimere un litigio ai più gravi fatti di sangue che, purtroppo, hanno interessato anche questa bella e laboriosa terra. Ed è proprio nella risoluzione di tali gravi eventi, che hanno suscitato l’attenzione degli organi di informazione anche nazionali, che la tenacia e la professionalità dei militari operanti, supportate dagli innovativi ausili tecnologici, hanno permesso di conseguire importanti successi spesso saliti all’onore delle cronache.
A Voi Uomini e Donne con gli alamari del Comando Provinciale di Piacenza, che avete il merito di aver saputo preservare ed arricchire il rapporto con la gente, restando saldamente ancorati ai valori di fedeltà, tradizione e forte tensione morale, che da sempre fanno apprezzare l’Istituzione, ed alle vostre famiglie che condividono i vostri quotidiani sacrifici, rinnovo la mia gratitudine ed il mio affetto ed esprimo il più totale compiacimento per l’opera svolta costantemente a favore della collettività, che, sempre più, ricambia con ammirazione e costanti testimonianze di stima e rispetto.
Ai caduti ed ai feriti in servizio esprimo la mia incondizionata riconoscenza. Alle loro famiglie la mia affettuosa vicinanza, con quello spirito di solidarietà che è il comune denominatore della nostra storia.
A Sua Eccellenza il Prefetto di Piacenza, Dott. Antonino PUGLISI, agli Onorevoli Parlamentari ed ai gentili Ospiti presenti, rinnovo il mio profondo ringraziamento, per la pregiata e partecipata vicinanza dimostrata ai Carabinieri, nel giorno della loro Festa.
Viva l’Arma dei Carabinieri.
Viva l’Italia.
GRAZIE!
LA STORIA
l’arma dei carabinieri venne istituita il 13 luglio 1814 con LE REgie patenti emanate da vittorio emanuele i.
il corpo, oltre al compito di contribuire alla difesa dello stato in tempo di guerra, venne “specialmente incaricato di vigilare alla conservazione della pubblica e privata sicurezza e andare all’incontro di quei disordini che potrebbero intorbidirla” in tempo di pace.
il nuovo organismo ebbe la prerogativa di occupare il primo posto nell’armata DIVENENDO POI PRIMA ARMA DELL’ESERCITO. il corpo venne inizialmente articolato in divisioni, corrispondenti agli attuali comandi provinciali, e suddivise in luogotenenze che corrispondevano alle attuali compagnie. Le luogotenenze esercitavano azione di comando sulle stazioni, capillarmente distribuite su tutto il territorio dello Stato, che costituivano, già da allora, la prima linea dello schieramento territoriale, conservato immutato nelle sue funzioni essenziali fino ad oggi.
I carabinieri conobbero il battesimo del fuoco il 6 luglio 1815 a grenoble, ALLORCHÉ caricarono le truppe francesi contribuendo decisamente a risolvere favorevolmente le sorti della battaglia.
Il 30 aprile 1848, nel c0rso della prima guerra d’indipendenza i carabinieri si resero PROTAGONISTI, a pastrengo, di una epica carica di cavalleria contro le truppe austriache che valse alla bandiera dell’arma la medaglia d’argento al valor militare.
Con l’Unita’ d’Italia (1861) il Corpo divenne la prima
Arma del nuovo esercito nazionale.
IL 29 MAGGIO 1848 DOPo I MOTI RIVOLUZIONARI UN PLEBISCITO PROCLAMA L’ANNESSIONE DI PIACENZA AL REGNO DI SARDEGNA “PRIMOGENITA”. IL 27 GIUGNO 1848 I CARABINIERI SI INSEDIANO IN CITTA’. CARLO ALBERTO AVEVA ISTITUITO 2 LUOGOTENENZE, UNA A PIACENZA, L’ALTRA A FIORENZUOLA D’ARDA: QUELLA DI PIACENZA, IN PARTICOLARE, CONTAVA 3 UFFICIALI, 6 MARESCIALLI, 18 GRADUATI E 75 CARABINIERI.
la presenza dei Carabinieri in tutti i centri del Paese, anche i più piccoli, e’ tuttora tra le più significative caratteristiche dell’Istituzione CHE, IN DATA 5 OTTOBRE 2000, CON SPECIFICO DECRETO LEGISLATIVO, E’ STATA ELEVATA DI RANGO, DIVENDENDO LA QUARTA FORZA ARMATA DEL PAESE AL PARI DI ESERCITO, MARINA ED AERONAUTICA e DAL 06 MAGGIO 2004 HA VISTO LA NOMINA DI UN COMANDANTE GENERALE PROVENIENTE DALLA STESSA ISTITUZIONE.
Nel corso degli oltre 190 anni di vita l’Arma ha partecipato a tutte le vicende della storia italiana, dal risorgimento alla guerra di liberazione. Ed e’ un particolare titolo d’onore per i Carabinieri il fatto che sia stato uno di loro, il giovane Carabiniere Scapaccino, a fregiarsi della prima medaglia d’oro al valor militare concessa ai soldati d’Italia.
Questa ricompensa, più che un riconoscimento di un fulgido gesto, segno’ l’inizio di una dedizione al dovere che e’ divenuta tradizione dell’Arma:
– la campagna in Crimea, nel corso della quale parteciparono valorosamente alla battaglia della Cernaia il 16 agosto 1855, e si dedicarono al soccorso delle popolazioni locali e delle truppe alleate, colpite da una tragica epidemia di colera;
– la prima Guerra mondiale, allorquando vennero mobilitati e inviati su tutti i fronti: in particolare essi fecero del Podgora, dove si immolarono in una cruenta battaglia, il monumento del loro eroismo;
– le campagne di Grecia, Albania, Etiopia, Africa Orientale, Africa Settentrionale e Russia durante la seconda Guerra mondiale;
– e ovunque sia stato loro affidato un caposaldo da difendere o un obiettivo da raggiungere.
Un cenno particolare merita l’alto contributo dato dall’Arma alla Resistenza ed alla guerra di liberazione:COSTò LA VITA A 2.735 CARABINIERI IN SOLI VENTI MESI DI LOTTA PARTIGIANA. i FERITI FURONO OLTRE 6.500. uN COSì ALTO tRIBUTO DI SANGUE VALSE ALLA BANDIERA DELL’ARMA LA MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.
In particolare:
- settembre 1943: I carabinieri partecipano alla difesa di Roma a Porta San Paolo, alla Magliana e a Monterotondo;
- IL 23 SETTEMBRE 1943: AL FINE DI TUTELARE DELLA GENTE INERME ED INDIFESA, SI CONSUMò IL SACRIFICIO DEL VICEBRIGADIERE SALVO D’ACQUISTO RECENTEMENTE BEATIFICATO DALLA CHIESA. EGLI, COMANDANTE DELLA STAZIONE CARABINIERI DI TORRE IN PIETRA, NON ESITò, SUL LUOGO DOVE I NAZISTI AVEVANO CONDOTTO 22 OSTAGGI CIVILI PER PROCEDERE ALLA LORO FUCILAZIONE COME RAPPRESAGLIA PER LA MORTE DI UN SOLDATO TEDESCO, A DICHIARARSI UNICO RESPONSABILE DEL PRESUNTO ATTENTATO, AFFRONTANDO COSì, DA SOLO, LA MORTE, IMPONENDOSI AL RISPETTO DEI SUOI STESSI CARNEFICI E SALVANDO LA VITA AGLI OSTAGGI CIVILI;
- marzo 1944: dodici tra ufficiali, sottufficiali e carabinieri, combattenti della Resistenza, vengono barbaramente uccisi alle Fosse Ardeatine;
- FEBBRAIO 1945: IL BRIGADIERE ALBERTO ARALDI, AL COMANDO DI UNA BRIGATA PARTIGIANA OPERANTE IN VAL TREBBIA ED IN VAL LURETTA, DIPENDENTE DELLA DIVISIONE “GIUSTIZIA E LIBERTA’, SUCCESSIVAMENTE RINOMINATA “PIACENZA” AL COMANDO DELL’ALLORA TENENTE CC DI COMPLEMENTO COSSU FAUSTO RECENTEMENTE SCOMPARSO, VENIVA CATTURATO DALLE GUARDIE FASCISTE DURANTE L’ENNESIMA AZIONE E FUCILATO NEI PRESSI DEL CIMITERO DI PIACENZA. A RICONOSCIMENTO DELL’ATTO EROICO COMPIUTO VENIVA DECORATO DI MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE;
- 28 APRILE 1945, L’ALLORA TENENTE FAUSTO COSSU IN TESTA ALLA SUA DIVISIONE PARTIGIANA “PIACENZA” LIBERAVA LA CITTA’, OCCUPATA DAL NEMICO, RICEVENDO DAGLI AMERICANI LA MEDAGLIA DELLA STELLA DI BRONZO.
IN TEMPI PIù REcenti sono nUMEROSI I SUCCESSI NELLA LOTTA CONTRO IL TERRORISMO E CONTRO LA DELINQUENZA MAFIOSA.
VA INOLTRE RICORDATO L’IMPEGNO DELLE UNITà DELL’ARMA IMPIEGATE CON I CONTINGENTI DI PACE INVIATI DAL NOSTRO GOVERNO IN OTTEMPERANZA ALLE RISOLUZIONI ADOTTATE DALLE NAZIONI UNITE IN REGIONI CARATTERIZZATE DA ALTISSIMA CONFLITTUALITA’ QUALI, AD ESEMPIO, “IBIS” E “ONUSOM” IN SOMALIA, “ONUMOZ” IN MOZAMBICO, “UNIAC” IN CAMBOGIA, “UNIFIL” IN LIBANO, “TIPH” A EBRON, NELL’AMBITO NEL CONTINGENTE DI POLIZIA UEO IMPIEGATO A MOSTAR NELLA VICINA BOSNIA ERZEGOVINA, IN ALBANIA, IN KOSSOVO, ERITREA, AFGANISTAN ED infine in IRAQ nella missione “antica babilonia”, ove fin dall’inizio hanno operato e tuttoRa operano anche militari del comando provinciale di PIACENZA.
Al servizio del Paese i Carabinieri, che hanno conservato le loro caratteristiche fondamentali pur nella evoluzione dei tempi e degli eventi, costituiscono una Istituzione che riunisce in sé la duplice funzione di arma combattente e di organismo di polizia per la lotta contro la criminalità. Nel quadro dei Compiti istituzionali ed in relazione alla loro capillare Distribuzione su tutto il territorio nazionale, i Carabinieri sono, inoltre, costantemente pronti ad intervenire allorchè vite umane vengano messe in pericolo da quei tragici sconvolgimenti della natura che si verificano di tanto in tanto nel nostro Paese, trasformando zone floride e popolate in desolati deserti di rovine.
Gli episodi di valore individuale, prove costanti dell’alto senso del dovere che ha sempre ispirato i Carabinieri, sono numerosissimi.
Da Scapaccino, prima medaglia d’oro al Valor Militare dell’Esercito Italiano, AGLI ULTIMI 15 EROI CADUTI IN NASSIRIYA NELL’ASSOLVIMENTO DELLA PROPRIA MISSIONE IN FAVORE DELLA PACE, centinaia sono i Carabinieri che hanno fatto olocausto della propria vita Nell’adempimento del servizio, usciti all’improvviso dall’ombra dell’anonimato, emblemi di una storia il cui ultimo capitolo e’ sempre da scrivere.
ALLA BANDIERA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, A TESTIMONIANZA DI TALI EROISMI, SONO STATE CONCESSE:
– 5 CROCI DI CAVALIERE DELL’ORDINE MILITARE D’ITALIA;
– 3 MEDAGLIE D’ORO AL VALOR MILITARE;
– 5 MEDAGLIE D’ARGENTO AL VALOR MILITARE;
– 4 MEDAGLIE DI BRONZO AL VALOR MILITARE;
– 2 CROCI DI GUERRA AL VALOR MILITARE;
– 3 MEDAGLIE D’ORO AL VALOR DELL’ESERCITO;
– 8 MEDAGLIE D’ORO AL VALOR CIVILE;
– 1 MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE;
– 6 MEDAGLIE D’ORO AL MERITO DELLA SANITà PUBBLICA;
– 5 MEDAGLIE D’ORO AI BENEMERITI DELLA SCUOLA, DELLA CULTURA E DELL’ARTE;
– 2 MEDAGLIe D’ORO DI BENEMERITA DELL’AMBIENTE;
– 1 MEDAGLIA D’ORO DI BENEMERENZA PER IL TERREMOTO DEL 1908;
– 4 MEDAGLIE d’oro AL MERITO CIVILE;
– 1 medaglia d’oro della protezione civile nazionale. attestato di pubblica benemerenza di i classe.