Nonostante la pioggia si sta svolgendo all’aperto la 197^ festa dei Carabinieri iniziata con la rassegna dei reparti operativi da parte del comandante provinciale Paolo Rota Gelpi, seguita dalla lettura del saluto introduttivo del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli. “Le Stazioni Carabinieri – ha detto Rota Gelpi nel suo discorso – possano essere indicate tra i simboli più antichi dello Stato italiano, a garanzia del patrimonio di sicurezza, di legalità, di sereno svolgimento della vita civile” Nel 2010 sono diminuiti del 3% i reati nella nostra provincia, oltre il 60% degli arresti operati dalle Forze dell’Ordine sono stati eseguiti nella flagranza del reato, a riprova dell’efficacia dei servizi di prevenzione sul territorio, ai quali hanno contribuito per un lungo periodo in maniera veramente lodevole anche i militari del 2° Reggimento Genio Pontieri impegnati nell’Operazione Strade Sicure.
IL DISCORSO DEL COMANDANTE PROVINCIALE COL. PAOLO ROTA GELPI
Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, nel giorno celebrativo della fondazione dell’Arma è per noi motivo di orgoglio e notevole soddisfazione che le massime Espressioni Istituzionali, le Autorità religiose, civili e militari, gli esponenti del mondo dell’economia, del lavoro, della cultura e della stampa, ci abbiano onorato della loro preziosa presenza.
Un sincero benvenuto a Voi rappresentanti delle valorose Armi, Corpi e Servizi, stretti attorno ai vostri labari e alle vostre Associazioni, simbolo ideale di quei valori fondanti che avete incarnato.
Ed un abbraccio fraterno rivolgo agli uomini in congedo della nostra Arma, qui numerosi affiancati dalle Benemerite, ad esprimere il loro credo inalterato in quei simboli del valore di sempre, e la loro solidarietà alle fatiche dei commilitoni in servizio.
La Vostra presenza è testimonianza di un consenso che affonda le radici nella storia ormai quasi bicentenaria della nostra Istituzione.
L’Arma, infatti, compie 197 anni, durante i quali, con immutate funzioni, è stata prima interprete dello spirito risorgimentale e poi vigile e affidabile sentinella di legalità dell’Italia unita, a difesa del bene comune e dei valori fondanti della nostra Nazione.
Un lungo cammino di dedizione allo Stato ed alle comunità, occasione anche per tutti noi Carabinieri di fiera e determinata riconferma di quegli impegni morali assunti all’atto del giuramento.
L’Arma nasce nel 1814, ed il 5 giugno 1920, scelto proprio per ricordarne le origini, la sua bandiera venne insignita della prima medaglia d’oro al valor militare per il ruolo ricoperto nel corso della I Guerra Mondiale con la motivazione “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia. 1915-1918”.
Da allora vive in modo singolare lo straordinario legame con il territorio, oggi realizzato con le Stazioni, che sono il cuore pulsante della nostra organizzazione territoriale e che costituiscono le più concrete e immediate espressioni della vicinanza dello Stato al cittadino, per quella capacità di sommare efficienza operativa e sensibilità umana, così esaltando uno dei tratti salienti della nostra italianità, rafforzando la tradizione che vuole i Carabinieri identificati storicamente quale importante modello comportamentale all’interno della cultura nazionale e godere di un grande rispetto ed affetto largamente diffusi tra la popolazione.
Credo, Signori presenti, che le Stazioni Carabinieri, nell’anno in cui celebriamo il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, possano essere indicate tra i simboli più antichi dello Stato italiano, a garanzia del patrimonio di sicurezza, di legalità, di sereno svolgimento della vita civile.
L’anno appena trascorso ha registrato la diminuzione dei reati nella nostra stupenda provincia pari al 3% circa. Sempre gli stessi dati evidenziano che oltre il 60% degli arresti operati dalle Forze dell’Ordine sono stati eseguiti nella flagranza del reato, a riprova dell’efficacia dei servizi di prevenzione sul territorio, ai quali hanno contribuito per un lungo periodo in maniera veramente lodevole anche i militari del 2° Reggimento Genio Pontieri impegnati nell’Operazione Strade Sicure.
E’ quindi evidente che il concetto di sicurezza identifica oggi la stessa qualità della vita e comprende tutto il vasto insieme di garanzie che il cittadino attende dallo Stato: dalla salute all’ambiente, dalla sanità dei cibi alla sicurezza dei luoghi di lavoro, sino a chiedere la costante ravvicinata tutela fisica dei suoi beni.
Risulta, pertanto, particolarmente idonea la struttura versatile e capillare dell’Arma rispetto alle molteplici esigenze di sicurezza enunciate, cui si aggiungono i fenomeni di disordine urbano, la criminalità da strada e le ansie derivanti dalla difficile congiuntura.
In tale quadro, l’attività dei Carabinieri di questa Provincia è stata incessante. Il loro impegno, sorretto dalla straordinaria motivazione ad operare, è sempre stato costantemente finalizzato all’essere al servizio del cittadino.
Un’attività diversificata: dal semplice consiglio per dirimere un litigio ai più gravi fatti di sangue che, purtroppo, hanno interessato anche questa bella e laboriosa terra. Ed è proprio nella risoluzione di tali gravi eventi, che hanno suscitato l’attenzione degli organi di informazione anche nazionali, che la tenacia e la professionalità dei militari operanti, supportate dagli innovativi ausili tecnologici, hanno permesso di conseguire importanti successi spesso saliti all’onore delle cronache.
A Voi Uomini e Donne con gli alamari del Comando Provinciale di Piacenza, che avete il merito di aver saputo preservare ed arricchire il rapporto con la gente, restando saldamente ancorati ai valori di fedeltà, tradizione e forte tensione morale, che da sempre fanno apprezzare l’Istituzione, ed alle vostre famiglie che condividono i vostri quotidiani sacrifici, rinnovo la mia gratitudine ed il mio affetto ed esprimo il più totale compiacimento per l’opera svolta costantemente a favore della collettività, che, sempre più, ricambia con ammirazione e costanti testimonianze di stima e rispetto.
Ai caduti ed ai feriti in servizio esprimo la mia incondizionata riconoscenza. Alle loro famiglie la mia affettuosa vicinanza, con quello spirito di solidarietà che è il comune denominatore della nostra storia.
A Sua Eccellenza il Prefetto di Piacenza, Dott. Antonino PUGLISI, agli Onorevoli Parlamentari ed ai gentili Ospiti presenti, rinnovo il mio profondo ringraziamento, per la pregiata e partecipata vicinanza dimostrata ai Carabinieri, nel giorno della loro Festa.
Viva l’Arma dei Carabinieri.
Viva l’Italia.
GRAZIE!