“Bilancio, progettualità, rilancio del territorio”. Non slogan ma concretezza e realismo nelle parole del Presidente Luigi Bisi, durante la sua relazione, nel corso dell’assemblea provinciale dell’Organizzazione, che quest’anno si è svolta presso l’agriturismo Casa Nuova a Niviano di Rivergaro. Un breve ed essenziale excursus dei principali avvenimenti che hanno caratterizzato l’agricoltura. “Quello appena trascorso è un anno che ha visto il raggiungimento di un fondamentale traguardo: la legge sull’etichettatura obbligatoria. Il primo frutto di dieci anni di lavoro, cui si aggiunge la realizzazione della rete di Campagna Amica.
“L’impegno dell’Organizzazione, ha sottolineato Bisi, è orientato al miglioramento del reddito delle nostre aziende e alla valorizzazione del territorio attraverso un progetto per l’intero Paese. Guidare l’economico attraverso la “responsabilità” delle principali strutture, ha proprio l’obiettivo di far tornare l’agricoltura al centro, con una coscienziosa presa in carico delle problematiche del settore e una condivisione della progettualità. E’ quindi con questo fine, che i nostri dirigenti siedono in quei posti, comportandosi non con egoistica individualità, ma con giudiziosa lungimiranza. Ma Coldiretti, ha proseguito il Presidente, opera anche con responsabilità nella società, attraverso iniziative “nella e per la società”; questo è un aspetto qualificante e perfettamente in linea con la vocazione di Coldiretti che, oggi come ai tempi di Bonomi si impone come autorevole attore sociale”.
“La Coldiretti, ha concluso Bisi, “pensa racconta e fa”. Siamo partiti dai bisogni della gente per cercare di essere diversi e migliori. Abbiamo la presunzione, con il nostro progetto di “filiera tutta agricola e tutta italiana”, di partire dall’Italia per conquistare il mondo. Abbiamo coniugato gli interessi degli agricoltori con quelli dei consumatori, per il bene del Paese lungo una strada che altri settori dovrebbero percorrere”.
Dopo la relazione del Presidente, il direttore Massimo Albano ha curato la regia degli interventi dei dirigenti di alcune delle principali strutture economiche coinvolte nel mondo agroalimentare: Fabio Minardi presidente dell’APL per il comparto latte, Carlo Bassanini, presidente della Cantina di Vicobarone per il settore vino, Filippo Arata presidente di AINPO per il pomodoro, Pierluigi Scrocchi presidente Cap, Giacomo Sala presidente del Consorzio Biopiace, Alessandro Mazzocchi per il settore ortofrutta e vendita diretta, Carlo Pontini presidente di Terranostra, Fausto Zermani presidente del Consorzio di Bonifica, Marco Crotti presidente di Unci-Coldiretti Piacenza e Giorgio Rossi presidente Federpensionati.
Una fotografia del nostro agroalimentare attraverso il ruolo delle strutture economiche con un unico grande obiettivo: realizzare il progetto per una filiera agricola tutta italiana, attraverso sinergia e gioco di squadra per ridare reddito alle aziende e valore aggiunto al territorio.
Ma l’assemblea di quest’anno si è conclusa con una novità. L’istituzione del riconoscimento alla “sezione Coldiretti dell’anno”. Questa prima edizione è stata vinta da Carpaneto Piacentino, per l’attività svolta sul territorio a favore del mondo agricolo e della collettività. A ritirare la targa il presidente Paolo Montesissa che nel ringraziare la Federazione ha sottolineato “di voler condividere con tutto il suo consiglio di sezione questa importante soddisfazione. Penso di aver fatto solo il mio dovere di presidente di sezione, orgoglioso di appartenere a questa Organizzazione”.