Inchiesta calcio scommesse, anche il Piacenza nel ciclone

L’ombra del calcio scommesse, che aleggiava da tempo sul campionato di serie B, ora viene investito dalla luce dell’inchiesta, condotta per sei mesi dalla polizia di Cremona, che svelerebbe un vasto giro di falsificazione dei risultati delle partite chiave. Le promozioni in serie A, in particolare nel mirino, ma che sono passate attraverso match come Padova-Atalanta, Ascoli-Atalanta e Atalanta-Piacenza. E proprio il Piacenza, che finora si era sempre dichiarato estraneo ad ogni illazione, nonostante nella partita con i bergamaschi le scommesse fossero state bloccate per “flussi irregolari”, si trova ora nell’occhio del ciclone con uno dei suoi giocatori: si tratta di Carlo Gervasoni, anche se per ora il suo comportamento “scorretto” o “compiacente” riguarderebbe una partita nella quale militava con la Cremonese in Lega Pro. Questa mattina a Cremona si è tenuta la conferenza stampa delle forze dell’ordine impegnate in quest’indagine, che ha portato all’arresto di 16 persone, tra le quali ex giocatori illustri come Beppe Signori, altri ancora in attività: Cristiano Doni e Vincenzo Sommese ed una moltitudine di indagati a vario titolo tra serie A, B e Lega Pro, tra i quali il nome noto di Stefano Bettarini. Il gip Guido Salvini, nell’ordinanza, ha scritto che l’associazione scoperta avrebbe creato “un terreno fertile per l’insinuazione di elementi di criminalità organizzata ai più alti livelli”. In manette è finito, infatti, anche Almir Gegic, slovacco a capo del gruppo degli “zingari”, gruppo dai contorni incerti che avrebbe investito, per ogni partita truccata, capitali di dubbia provenienza. Tanto da far scrivere, sempre nell’ordinanza “non si possono escludere fatti di riciclaggio”. L’indagine nacque da un fatto avvenuto qualche tempo fa nella partita Cremonese – Paganese, partita nella quale alcuni giocatori si sentirono male alla fine dell’incontro e proprio l’odierno piacentino Gervasoni ebbe un incidente stradale ancora non del tutto chiarito. In questo caso, come in altri, gli inquirenti non escludono siano stati utilizzati, dall’organizzazione scoperta, alcuni ansiolitici utilizzati di solito per conciliare il sonno, somministrati ai giocatori.

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