Atalanta – Piacenza sotto indagine, Signori puntò 60 mila euro

AGGIORNAMENTO ore 19.30 – Conferenza stampa di chiarimento, tenuta dall’amministratore delegato del Piacenza calcio Maurizio Riccardi sul caso scoppiato in mattinata del calcio scommesse. “Non è stato un fulmine a ciel sereno”, ha affermato Riccardi, il quale da tempo lamentava alcune stranezze nelle scommesse che venivano effettuate sulle partite del Piacenza e non solo (Atalanta – Piacenza in particolare è uno dei match sotto indagine). Per questo Riccardi ha addirittura chiesto che sia congelato ogni risultato: “Ha ancora senso fare i play out? Forse sarebbe più sensato fermare un anno il campionato così i giocatori capirebbero cosa vuol dire andare a lavorare”. L’amministratore delegato ha poi voluto escludere che la società sia coinvolta in illeciti, mentre sui giocatori non metterebbe la mano sul fuoco, anche se ancora tutte le accuse dovranno essere accertate. In questo caso, comunque, il Piacenza calcio si costituirebbe parte lesa. Carlo Gervasoni, biancorosso nell’occhio del ciclone, datosi per malato oggi non si è allenato. Per lui, nonostante sia stato solo denunciato, Riccardi ha chiesto che si faccia da parte autonomamente, per ristabilire serenità nel gruppo in vista delle delicatissime sfide play out contro l’Albinoleffe.

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Ha dichiarato Riccardi: “Quando ho appreso la notizia ho detto: questo è un mondo marcio e ne faccio parte. Onestamente mi era venuta una gran voglia di dare le dimissioni. Poi dico no, ti convinci che devi stare qua e anzi faccio una solenne promessa: rimango al mio posto soprattutto perché ho intenzione di perseguire e far perseguire con tutte le armi, infatti ho già avuto i colloqui con i nostri legali al quale abbiamo dato mandato, chiunque avesse fatto questo a danno del Piacenza calcio”.

Infine non sono mancate, da parte di Riccardi, alcuni rimproveri alla federazione: “in base ai principi di lealtà sportiva, si può dire che questi campionati siano stati corretti?”.  

 LA PRESA DI POSIZIONE DELLA FIGC:

In prima linea per fare chiarezza e pulizia: è questa la posizione della Figc in merito alle vicende legate all’indagine sul calcio scommesse venute alla luce questa mattina. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha già aperto un’inchiesta e nelle prossime ore prenderà contatto con la magistratura di Cremona e con il pm Di Martino per chiedere, appena gli organi inquirenti lo riterranno opportuno, la trasmissione degli atti dell’indagine in modo da approfondire gli aspetti di propria competenza.
Il presidente Abete è stato raggiunto dalla notizia a Zurigo, dove è impegnato con le elezioni della Fifa: “Se ci saranno i presupposti, la Federcalcio si costituirà parte civile per proteggere la regolarità dei campionati e chiedere i danni”, sono queste le prime parole del presidente federale.
“Le informazioni arrivano una dopo l’altra – prosegue Abete – ma aspetto di avere presto un quadro più preciso. Mi par di capire che l’indagine riguardi tante partite e che non siano coinvolti dirigenti, ma soltanto ex giocatori e tesserati. Alcuni arrestati, altri indagati, e questa è già una differenza importante”. Il discorso si allarga alle ultime denunce di Platini e Blatter sul pericolo scommesse, quello che può uccidere il calcio: “Non è un caso che la Fifa abbia appena stipulato un accordo da 20 milioni di dollari con l’Interpol. Anche noi riceviamo spesso segnalazioni, ma poi bisogna indagare. E cercare di capire: è possibile che la criminalità organizzata cerchi di usare il calcio, occorre vedere se e come ha inciso sull’attività sportiva”.
Aggiunge ancora il numero uno della Figc: “E’ bene ricordare che la giustizia sportiva non può usare intercettazioni o controlli bancari, i mezzi necessari per svolgere le indagini. Ma dopo le investigazioni delle forze di polizia, che intanto ringrazio, dovremo provvedere per garantire la partenza dei prossimi campionati”.
In mattinata sull’argomento è intervenuto da Roma il direttore generale della Figc Antonello Valentini: “La Federazione – ha dichiarato il dg –si costituirà parte civile a tutela dell’immagine del calcio e in difesa della trasparenza e della correttezza dell’organizzazione calcistica. Tutto quello che serve a fare chiarezza, a eliminare ombre e a risanare l’ambiente non può che trovare la Figc in prima linea e pienamente disponibile e collaborativa. Ho seguito in tv la diretta della conferenza stampa del pm Di Martino: confidiamo nel lavoro dell’autorità inquirente e siamo pronti ovviamente a fornire la massima collaborazione, condividendo allo stesso tempo il richiamo alla cautela e alla prudenza fatto dallo stesso magistrato in presenza di delicati provvedimenti cautelari a carico di alcuni tesserati e degli ulteriori approfondimenti in corso”.

Queste le partite coinvolte dall’inchiesta che sta sconvolgendo il mondo del calcio:

LIVORNO – ASCOLI del 25 Febbraio 2011;
BENEVENTO – COSENZA del 28 Febbraio 2011;
ASCOLI – ATALANTA del 12 Marzo 2011;
TARANTO – BENEVENTO del 13 Marzo 2011;
ATALANTA – PIACENZA del 19 Marzo 2011;
INTER – LECCE del 20 Marzo 2011;
PADOVA – ATALANTA del 26 Marzo 2011;
SIENA – SASSUOLO del 27 Marzo 2011.

LIVORNO – ASCOLI del 25 Febbraio 2011;
ASCOLI – ATALANTA del 12 Marzo 2011;
PADOVA – ATALANTA del 26 Marzo 2011;
SIENA – SASSUOLO del 27 Marzo 2011.

AGGIORNAMENTO – Anche il Piacenza coinvolto nell’inchiesta sul calcio scommesse. In manette sono finite 16 persone, tra le quali l’ex biancorosso Beppe Signori e sono indagati numerosi calciatori, dirigenti e soggetti che ruotano nel mondo del calcio di serie A, B e Lega Pro. La polizia di Cremona, in questa indagine, avrebbe svelato  un vasto giro di falsificazione dei risultati delle partite chiave. Le promozioni in serie A, in particolare nel mirino, ma che sono passate attraverso match come Padova-Atalanta, Ascoli-Atalanta e anche Atalanta-Piacenza. E proprio il Piacenza si trova ora nell’occhio del ciclone con uno dei suoi giocatori: si tratta di Carlo Gervasoni,  L’indagine nacque da un fatto avvenuto nella partita Cremonese – Paganese, nella quale alcuni giocatori si sentirono male alla fine dell’incontro e proprio Gervasoni (allora grigio-rosso) ebbe un incidente stradale ancora non del tutto chiarito. Ma proprio Gervasoni è nel mirino anche per la partita, come detto, Atalanta – Piacenza, sulla quale Beppe Signori puntò 60 mila euro sul risultato poi avveratosi e proprio Gervasoni causò il rigore che poi segnò Cristiano Doni. Il capitano dei bergamaschi, anch’egli arrestato nell’ambito dell’inchiesta.

 

NOTIZIA ore 13 – L’ombra del calcio scommesse, che aleggiava da tempo sul campionato di serie B, ora viene investito dalla luce dell’inchiesta, condotta per sei mesi dalla polizia di Cremona, che svelerebbe un vasto giro di falsificazione dei risultati delle partite chiave. Le promozioni in serie A, in particolare nel mirino, ma che sono passate attraverso match come Padova-Atalanta, Ascoli-Atalanta e Atalanta-Piacenza. E proprio il Piacenza, che finora si era sempre dichiarato estraneo ad ogni illazione, nonostante nella partita con i bergamaschi le scommesse fossero state bloccate per “flussi irregolari”, si trova ora nell’occhio del ciclone con uno dei suoi giocatori: si tratta di Carlo Gervasoni, anche se per ora il suo comportamento “scorretto” o “compiacente” riguarderebbe una partita nella quale militava con la Cremonese in Lega Pro. Questa mattina a Cremona si è tenuta la conferenza stampa delle forze dell’ordine impegnate in quest’indagine, che ha portato all’arresto di 16 persone, tra le quali ex giocatori illustri come Beppe Signori, altri ancora in attività: Cristiano Doni e Vincenzo Sommese ed una moltitudine di indagati a vario titolo tra serie A, B e Lega Pro, tra i quali il nome noto di Stefano Bettarini. Il gip Guido Salvini, nell’ordinanza, ha scritto che l’associazione scoperta avrebbe creato “un terreno fertile per l’insinuazione di elementi di criminalità organizzata ai più alti livelli”. In manette è finito, infatti, anche Almir Gegic, slovacco a capo del gruppo degli “zingari”, gruppo dai contorni incerti che avrebbe investito, per ogni partita truccata, capitali di dubbia provenienza. Tanto da far scrivere, sempre nell’ordinanza “non si possono escludere fatti di riciclaggio”. L’indagine nacque da un fatto avvenuto qualche tempo fa nella partita Cremonese – Paganese, partita nella quale alcuni giocatori si sentirono male alla fine dell’incontro e proprio l’odierno piacentino Gervasoni ebbe un incidente stradale ancora non del tutto chiarito. In questo caso, come in altri, gli inquirenti non escludono siano stati utilizzati, dall’organizzazione scoperta, alcuni ansiolitici utilizzati di solito per conciliare il sonno, somministrati ai giocatori.