Piacenza. Diciotto anni di vita quotidiana in un luogo “dove – per dirla con le parole di don Giuseppe Venturini – l’amore di Dio per gli uomini si può sperimentare e toccare con mano”. E sarà il vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Gianni Ambrosio, oggi 31 maggio, a presiedere la concelebrazione religiosa per l’anniversario di fondazione della casa che accoglie malati di aids.
La funzione avrà inizio alle 19, e, tempo permettendo, si svolgerà all’aperto nella grande corte della settecentesca struttura che prende il nome dal compianto sacerdote piacentino e sorge in località “Pellegrina”, alle porte della città (Strada Agazzana 68). Volontari, ospiti e operatori della casa hanno organizzato per l’occasione diversi momenti di condivisione e riflessione invitando i piacentini a partecipare numerosi nella sperimentata convinzione che “la solidarietà si concretizza nell’incontro, nei gesti di amicizia, vicinanza e comunione”. Dopo il rinfresco, verso le 21 alcuni utenti e amici presenteranno una performance teatrale con lettura e interpretazione del libro “Operazione Bifröst” di Giampiero Saranga; seguirà, alle 21,30, un’esecuzione al piano di Katia Spadola.
Gestita dall’associazione “La Ricerca”, e fermamente voluta dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, come Opera-segno di carità cristiana, al momento la “Don Venturini” accoglie nove persone malate di aids e ne segue altre tre in assistenza domiciliare. Lo staff di operatori è affiancato da una ventina di volontari, tra cui alcuni giovani e giovanissimi (recentemente si sono aggiunti tre scout). Sempre più attenta al dialogo col territorio, in questi ultimi anni ha promosso diverse opportunità di incontro con il mondo della scuola (tante le classi in visita e provenienti dalle Superiori di città e provincia), con le comunità parrocchiali (attraverso la celebrazione delle messe del primo giovedì di ogni mese in collaborazione con le Unità pastorali della Diocesi). Quest’anno, grazie all’impegno concreto di un gruppo di cinque insegnanti del Centro territoriale permanente della scuola “Italo Calvino”, alcuni utenti si stanno preparando per conseguire il diploma della Media dell’obbligo.