Le comunicazioni iniziali hanno riguardato in particolare la desertificazione del centro storico, con la chiusura anticipata dell’Irish pub decisa per ragioni private, ma portata in Consiglio da alcuni consiglieri, come Carlo Pallavicini.
Ma l’inizio di seduta è stato tutto per “Seta”, l’aggregazione modenese che vedrebbe Piacenza e Tempi S.p.a entrare in questa società con il 15%. “Una sconfitta per il territorio piacentino”, ha dichiarato il consiglieri Carlo Mazzoni, perché Piacenza perderà un altro pezzo delle sue società. Dare in mano la gestione a Modena significa che alla fine ci presenteranno il conto”.
In seguito è stata approvata una modifica allo statuto di Piacenza Expo, quella che gestisce l’ente fiera, riguardante la possibilità per la società di diventare soggetto gestore di alcuni cambiamenti urbanistici di alcune aree ecologicamente attrezzate della zona.